Lestodon | |
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Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Xenarthra |
Ordine | Pilosa |
Sottordine | Folivora |
Famiglia | Mylodontidae |
Genere | Lestodon |
Specie | |
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Il lestodonte (gen. Lestodon) è un grande mammifero estinto, vissuto nel Pleistocene (circa 1 milione di anni fa). Appartiene al gruppo dei pelosi (Pilosa), e i suoi resti sono stati rinvenuti in Sudamerica.
Il bradipo delle pampas
[modifica | modifica wikitesto]Questo bradipo terricolo era più piccolo rispetto al gigantesco Megatherium, ma raggiungeva comunque la rispettabile taglia di circa 4 metri di lunghezza e di 2,5 tonnellate di peso. Il suo cranio possedeva una dentatura semplice, ma era dotato di grandi canini che potevano essere usati come armi di difesa, al pari delle zampe possenti fornite di lunghi artigli. Insieme a Scelidotherium, più piccolo e snello, il lestodonte era uno degli animali più comuni delle pampas argentine nel Pleistocene.
Recentemente alcuni paleontologi del museo di San Pedro hanno ritrovato un branco di dieci individui appartenenti al genere Lestodon, tra cui alcuni esemplari giovani. Si suppone che i lestodonti vagassero per la pampa e le paludi, cibandosi di arbusti e di foglie. Tra le specie di lestodonte sono da ricordare Lestodon trigonidens e la più recente Lestodon armatus. Alcuni paleontologi ritengono però che si tratti di un'unica specie.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Calcaterra, A. 1977. El Género Lestodon (Edentata-Milodontidae). Estudio preliminar. Comunicaciones Paleontológicas del Museo Municipal Real de San Carlos, 1(1):1-31. Colonia.
- Deschamps, C.M.; Esteban, G.S.; Bargo, M.S. 2001. El registro más antiguo del género Lestodon Gervais, 1855 (Xenarthra, Tardígrada, Mylodontidae) (Montehermosense, Plioceno temprano). Ameghiniana, Vol. 38, No. 2, p. 151-157.
- Esteban, G. 1996. Revisión de los Mylodontinae cuaternarios (Edentata, Tardigrada) de Argentina, Bolivia y Uruguay. Sistemática, Filogenia, Paleobiología y Paleozoogeografía y Paleoecología. Tesis Doctoral (Inédito), Instituto Miguel Lillo, Facultad de Ciencias Naturales, 235 p. Tucumán.
- Scillato-Yané, G.J.; Carlini, A.A.; Vizcaíno, S.F.; Ortíz Jaureguizar, E. 1995. Los Xenarthros. In: Alberdi, M.T.; Leone, G.; Tonni, E.P.; editores. Evolución biológica y climática de la región pampeana durante los últimos cinco millones de años. Un ensayo de correlación con el Mediterráneo occidental, Museo de Ciencias Naturales, Consejo de Investigaciones, Monografías, p. 183-209. Madrid.
- Dilson Vargas-Peixoto; Cícero Schneider Colusso; Átila Augusto Stock Da-Rosa; Leonardo Kerber (2019). A new record of Lestodon armatus Gervais 1855 (Xenarthra, Mylodontidae) from the Quaternary of southern Brazil and remarks on its postcranial anatomy. Historical Biology: An International Journal of Paleobiology. in press. doi:10.1080/08912963.2019.1597075.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lestodon
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Lestodon, su Fossilworks.org.