Leptocleidus | |
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Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Classe | Reptilia |
Superordine | Sauropterygia |
Ordine | Plesiosauria |
Famiglia | Leptocleididae |
Genere | Leptocleidus |
Specie | |
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Il leptocleido (gen. Leptocleidus) è un rettile marino estinto, appartenente ai pliosauri. Visse nel Cretaceo inferiore (120 – 110 milioni di anni fa); i suoi resti sono stati rinvenuti in Inghilterra, Sudafrica e Australia.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Questo animale, generalmente della taglia di una focena (anche se la specie Leptocleidus clemai poteva superare i tre metri di lunghezza), aveva un aspetto primitivo rispetto a quello degli altri pliosauri, nonostante sia apparso nella documentazione fossile così tardi. Rispetto a generi come Pliosaurus, il capo era ancora corto, mentre il collo era relativamente lungo. Sul cranio triangolare era presente una cresta distintiva, mentre il corpo era piccolo e compatto, con zampe trasformate in pagaie.
Classificazione
[modifica | modifica wikitesto]Il leptocleido è stato descritto per la prima volta nel 1922 da Andrews, e subito sono stati riscontrati caratteri di primitività; sembra che questi animali di taglia medio – piccola fossero i discendenti dei grandi romaleosauridi del Giurassico inferiore, che rappresentarono i primi grandi pliosauri predatori.
Di questo animale sono note varie specie: Leptocleidus superstes dell'Inghilterra, L. capensis del Sudafrica (precedentemente noto come Peyerus) e L. clemai dell'Australia. L'esemplare fossile noto con il soprannome di “Eric”, proveniente anch'esso dall'Australia e conservato in opale, è stato ascritto a questo genere ma poi riclassificato in un genere a sé stante, Umoonasaurus.
Stile di vita
[modifica | modifica wikitesto]A causa delle dimensioni e della morfologia di questo animale, gli studiosi ritengono che il leptocleido fosse un piccolo predatore che abitava le acque costiere, gli estuari o addirittura le acque dolci. Probabilmente questi animali predavano piccoli pesci o cefalopodi simili a calamari.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Andrews, C W. 1922. - Description of a new plesiosaur from the Weald Clay of Berwick (Sussex). Q. Jour. Geol. Soc. London. 78:285-98.
- Cruickshank A R I, Fordyce R E, and Long J A. 1999. - Recent developments in Australasian sauropterygian palaeontology (Reptilia: Sauropterygia). Rec. W. Aus. Mus. Suppl. 57:201-5.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Leptocleidus
- Wikispecies contiene informazioni su Leptocleidus
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Leptocleidus, su Fossilworks.org.