Topo dei prati striato di Bellier | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Euarchontoglires |
Ordine | Rodentia |
Sottordine | Myomorpha |
Superfamiglia | Muroidea |
Famiglia | Muridae |
Sottofamiglia | Murinae |
Genere | Lemniscomys |
Specie | L.bellieri |
Nomenclatura binomiale | |
Lemniscomys bellieri Van der Straeten, 1975 |
Il topo dei prati striato di Bellier (Lemniscomys bellieri Van der Straeten, 1975) è un roditore della famiglia dei Muridi diffuso nell'Africa occidentale.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 91 e 127 mm, la lunghezza della coda tra 94 e 134 mm, la lunghezza del piede tra 23 e 27 mm, la lunghezza delle orecchie tra 13 e 19 mm e un peso fino a 46 g.[3]
Le parti dorsali sono bruno-giallastre tendenti al grigio lungo i fianchi. Una striscia longitudinale nera si estende lungo la spina dorsale, mentre su ogni fianco sono presenti otto file di macchie chiare, delle quali solo la terza, la quarta e la quinta sono ben definite. Le parti ventrali sono bianche. Le zampe sono giallo-brunastre. La coda è più lunga della testa e del corpo, marrone scura sopra, quasi bianca sotto. Le femmine hanno un paio di mammelle ascellari, un paio pettorali e due paia inguinali. Il cariotipo è 2n=56 FN=60-74.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]È una specie terricola.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è diffusa nella Guinea, Costa d'Avorio e Ghana.
Vive nelle savane aride e in praterie con prevalenza di Isoberlina doka e Isoberlina danielli.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerato il vasto areale e la popolazione numerosa, classifica L.bellieri come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) van der Straeten, E. 2008, Lemniscomys bellieri, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Lemniscomys bellieri, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Happold, 2013.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Van der Straeten, E. 1975. Lemniscomys bellieri, a new species of Muridae from the Ivory Coast (Mammalia, Muridae). Revue de Zoologie Africaine 89: 906-908.
- David C.D.Happold, Mammals of Africa. Volume III-Rodents, Hares and Rabbits, Bloomsbury, 2013. ISBN 9781408122532
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikispecies contiene informazioni su Lemniscomys bellieri