La guerra ed il sogno di Momi | |
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Fotogramma del film in cui cominciano ad animarsi i soldatini | |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1917 |
Durata | 37 min |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,33 : 1 film muto |
Genere | fantastico, drammatico, animazione |
Regia | Segundo de Chomón |
Sceneggiatura | Giovanni Pastrone |
Casa di produzione | Itala Film |
Fotografia | Segundo de Chomón |
Effetti speciali | Segundo de Chomón |
Animatori | Segundo de Chomón |
Interpreti e personaggi | |
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La guerra ed il sogno di Momi è un mediometraggio muto italiano del 1917, con incluse delle sequenze di ripresa a passo uno di pupazzi; uno dei primi film italiani che ha utilizzato tecniche d'animazione per degli effetti speciali.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il film è oggi considerato un capolavoro in stop-motion del mago degli effetti speciali Segundo de Chomón.[1] Il soggetto e la tecnica usata hanno il loro precedente nel film Il sogno del bimbo d'Italia, diretto nel 1915 da Riccardo Cassano, nel quale si racconta la storia simile di un bambino con il padre in guerra, il quale in sogno vede i soldatini giocattoli animarsi a ricreare una scena di battaglia.[2]
La pellicola è stata restaurata nel 1991 dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, a partire da copie preservate alla Cineteca Italiana di Milano e al Museo di Torino.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Il piccolo Momi (interpretato secondo le convenzioni dell'epoca da una bambina, Stellina Toschi) vive in una casa confortevole ed elegante con la mamma (Valentina Frascaroli) e il nonno (Enrico Gemelli).[1][3] Il padre (Alberto Nepoti), ufficiale nell'esercito italiano, combatte nella prima guerra mondiale sui monti ai confini con l'Austria e mantiene i contatti con la famiglia attraverso la corrispondenza. Il nonno di Momi legge al nipotino una delle lettere del padre, contenente la storia di Berto (Luigi Petrungaro), un piccolo montanaro, e di sua madre (Gina Marangoni), coinvolti in un violento scontro di guerra. Dopo la lettura della lettera, Momi si addormenta sul divano. Nel sogno i suoi pupazzi preferiti, Trik e Trak, si animano e diventano protagonisti con gli altri soldatini di fatti d'armi e battaglie, condotte dal valoroso padre, fino al trionfo finale. Il film si chiude con Momi, la mamma e il nonno raccolti in preghiera, invocando il ritorno a casa del padre.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su La guerra e il sogno di Momi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) La guerra ed il sogno di Momi, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) La guerra ed il sogno di Momi, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- Museo Nazionale del Cinema.
- Il Cinema ritrovato.
- archivio Luce, scheda sulle origini dell'animazione italiana, su archivioluce.com (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2005).
- scheda dal sito "Cinema ambiente" (PDF) [collegamento interrotto], su cinemambiente.it.
- "Sogni di bimbo a passo uno. L’animazione nel film muto italiano di propaganda bellica (1915-1917)", articolo di Denis Lotti.