Kuniko Obinata | |||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Nazionalità | Giappone | ||||||||
Sci alpino paralimpico | |||||||||
Specialità | Discesa libera, slalom speciale, slalom gigante, supergigante | ||||||||
Categoria | LW10-11, LW12 | ||||||||
Termine carriera | 2010 | ||||||||
Palmarès | |||||||||
| |||||||||
Statistiche aggiornate al 16 dicembre 2011 | |||||||||
Kuniko Obinata (大日方 邦子?, Obinata Kuniko; 16 aprile 1972) è una sciatrice alpina giapponese che ha gareggiato in tutti i Giochi paralimpici invernali, a partire dal 1994 e fino al 2010, vincendo un totale di dieci medaglie: due d'oro, tre d'argento e cinque di bronzo[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Ha studiato alla Cho University School of Law di Tokyo e lavora come impiegata. Sposata con Isao Horikiri, risiede a Tokyo e viene soprannominata Kuni, Obi-chan.[1]
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Sciatrice
[modifica | modifica wikitesto]Ha fatto il suo debutto sulla scena internazionale nel 1994, rappresentando il Giappone ai Giochi paralimpici di sci alpino che si sono svolti a Lillehammer, in Norvegia.[1]
A Nagano 1998 ha vinto l'oro in discesa libera LW10-11 e l'argento nella supergigante LW10-11, mentre a Torino 2006 ha conquistato l'oro in slalom gigante LW10-11 e due argenti, discesa libera LW10-11 e super-G.
A Vancouver nel 2010, ha vinto due medaglie di bronzo nella categoria seduta femminile: nello slalom speciale (dietro all'austrica Claudia Lösch, medaglia d'oro e alla statunitense Stephani Victor, medaglia d'argento[2]) e slalom gigante (la 1º posto la statunitense Alana Nichols, seguita dalla connazionale Stephani Victor).[3] A settembre 2010 ha annunciato il suo ritiro dalle competizioni internazionali.
I risultati ottenuti l'hanno qualificata come l'atleta delle paralimpiadi invernali di maggior successo del Giappone[4]
Altre attività
[modifica | modifica wikitesto]Kuniko Obinata ha fatto parte dell'Advisory Meeting (un team "All Japan" composto da personalità della società giapponese che hanno supportato il Comitato organizzatore nel stimolare l'interesse e l'entusiasmo della nazione verso i Giochi olimpici e paralimpici Tokio 2020), istituito a giugno 2014 dal Comitato organizzatore di Tokyo 2020, alla guida del Primo ministro Shinzō Abe.[5]
Obinata è stata a capo della team del Giappone a PyeongChang 2018, porgendo la bandiera giapponese - insieme al presidente dell'NPC Japan Mitsunori - al sciatore alpino Momoka Muraoka, portabandiera nella cerimonia di apertura.[6]
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Paralimpiadi
[modifica | modifica wikitesto]- 10 medaglie:
- 2 ori (discesa libera LW10-11 a Nagano 1998; slalom gigante LW10-11 a Torino 2006)
- 3 argenti (super-G LW10-11 a Nagano 1998; discesa libera LW10-11 e super-G a Torino 2006)
- 5 bronzi (slalom gigante LW10-11 a Nagano 1998; slalom gigante LW12 e slalom LW10-11 a Salt Lake City 2002; slalom e slalom gigante a Vancouver 2010)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Kuniko Obinata, su Paralympic. URL consultato il 13 agosto 2022.
- ^ (EN) Vancouver 2010 refresher, su Paralympic, 6 marzo 2014. URL consultato il 13 agosto 2022.
- ^ (EN) Canadians Forest, Dueck silver in slalom, su CTV Olympics, 14 marzo 2010. URL consultato il 13 agosto 2022 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2010).
- ^ (EN) Japan: 7 facts on the Sochi 2014 Paralympics, su Paralympic, 24 febbraio 2014. URL consultato il 13 agosto 2022.
- ^ (EN) Tokyo 2020 establishes New Advisory Meeting, su Paralympic, 5 giugno 2014. URL consultato il 13 agosto 2022.
- ^ (EN) PyeongChang 2018: Japan team honoured by royalty, su Paralympic, 27 febbraio 2018. URL consultato il 13 agosto 2022.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Kuniko Obinata, su paralympic.org, Comitato Paralimpico Internazionale.
- (JA) Sito ufficiale