Klaus Jalmari Alakoski | |
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Soprannome | "Santtu" |
Nascita | Helsinki, 17 agosto 1921 |
Morte | Järvenpää, 24 settembre 1988 |
Dati militari | |
Paese servito | Finlandia |
Forza armata | Suomen ilmavoimat |
Specialità | Caccia |
Grado | Sergente maggiore |
Guerre | Guerra di continuazione |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Alakoski, Klaus Jalmari[1] | |
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Klaus Jalmari Alakoski (Helsinki, 17 agosto 1921 – Järvenpää, 24 settembre 1988) è stato un militare e aviatore finlandese, asso dell'aviazione da caccia nel corso della seconda guerra mondiale abbattendo individualmente 26 aerei nemici[N 1] nel corso di 239 missioni.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Helsinki il 17 agosto 1921.[2] Arruolato nella Suomen ilmavoimat, il 1º marzo 1941 venne assegnato al LeLv 32.[1] Il 6 luglio 1941 fu trasferito al 2.LeLv 26, equipaggiato con i caccia Fiat G.50 Freccia, venendo promosso caporale il 13 luglio, a guerra di continuazione con l'Unione Sovietica già iniziata.[1] Conseguì la sua prima vittoria aerea il 13 agosto, quando abbatté un caccia Polikarpov I-153.[1] Promosso sergente il 15 dicembre, fu trasferito al LeLv 30 il 14 giugno 1942, per ritornare al LeLv 26 il 7 novembre.[1] Con il riequipaggiamento del suo reparto con i nuovi caccia Messerschmitt Bf 109 iniziò a conseguire vittorie, abbattendo 2 caccia Polikarpov I-153, 4 caccia Lavochkin LaGG-3 e 2 Lavochkin La-5, venendo promosso sergente maggiore il 20 luglio 1943.[1] Il 16 novembre fu assegnato al 3.LeLv 34, sempre dotato dei Bf 109G-2, conseguendo le sue prime due vittorie preso il nuovo reparto il 17 maggio 1944, quando distrusse un cacciabombardiere Petlyakov Pe-2 e un caccia Yakovlev Yak-9. Distrusse anche ulteriori 5 cacciabombardieri Ilyushin Il-2 e 2 Petlyakov Pe-2, 4 caccia Bell P-39 Airacobra, uno Yakovlev Yak-9, e 3 bombardieri Ilyushin DB-3F.[1] Fu congedato l'11 novembre 1944.[1] Dopo la fine della guerra andò a lavorare come caposquadra di laboratorio presso l'impianto di produzione Suomen Kumitehdas Osakeyhtiö di Savio, un quartiere di Helsinki.[3] Si spense a Järvenpää il 24 settembre 1988.[2]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Uno dei quali con un caccia Fiat G.50 ad Aunus nell'agosto 1941 e il resto con caccia Messerschmitt Bf 109G tra il maggio 1943 e il luglio 1944 nel Golfo di Finlandia e l'istmo della Carelia.
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FI) Kalevi Keskinen, Kari Stenman e Klaus Niska, Hävittäjä-ässät, Espoo, Tietoteas, 1978, ISBN 951-9035-37-0.
- (EN) Kari Stenman e Kalevi Keskinen, Finnish Aces of World War 2, Oxford, Osprey Publishing, 1998, ISBN 1-85532-783-X.
- (FI) Ahti Saarinen e Esko Sipiläinen, Klaus ”Santtu” Alakoski, vaitelias ässä, Lahti, Ahti Saarinen, 2004, ISBN 952-99412-0-X.
- Periodici
- Pierpaolo Maglio, I caccia finlandesi 1939-1945, in Storia Militare, n. 343, Parma, Edizione Storia Militare, maggio 2022, ISSN 1122-5289 .
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Alakoski, Klaus Jalmari, su Ciel de Gloire. URL consultato il 2 giugno 2023.
- (FI) Klaus Jalmari Alakoski, su Sotapolku. URL consultato il 2 giugno 2023.
- (FI) Finnish fighter aces during the World War 2, su Porsimo. URL consultato il 6 giugno 2023.