Kibbeling | |
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Origini | |
IPA | [*kɪ.bə.lɪŋ] |
Luogo d'origine | Paesi Bassi |
Dettagli | |
Categoria | antipasto |
Ingredienti principali | merluzzo farina birra (o latte) uova spezie |
Il kibbeling è uno piatto della cucina olandese composto da bocconcini di pesce affettato che vengono immersi in una pastella e poi fritti[1]. La parola kibbeling indicava in origine gli scarti (in generale le guance)[1][2] della pesca del merluzzo (in olandese kabeljauw, una componente importante del cibo popolare olandese nel diciannovesimo secolo[3].
Oggigiorno, vari tipi di pesce bianco vengono lavorati: il più comune è il pollack, ma vengono utilizzati anche il nasello, l'eglefino, il merlano e il merluzzo nero[4].
Il kibbeling è un piatto versatile: esso infatti viene consumato sia come snack servito in vaschetta (in olandese schotel) direttamente nelle pescherie se esse hanno la funzione di friggitorie, sia come piatto principale al tavolo in ristorante, in genere accompagnato da patate fritte e insalata. In tutte e due le versioni è comunque comune accompagnarlo con salsa cocktail o salsa all'aglio (knoflooksaus).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Giulio Nepi, Dutch street food, su PapilleClandestine, 4 maggio 2010. URL consultato il 2 luglio 2018.
- ^ Van Dale, Middelgroot woordenboek Nederlands, 2009, p. 430.
- ^ G.A.M. Beekelaar, Gelderland tussen 1840 en 1850: rapporten, verslagen en andere stukken omtrent de toestand in de provincie Gelderland, opgemaakt door de gouverneur in de jaren 1840–1849, 1997, p. 197, ISBN 9789065505613.
- ^ (NL) Het verhaal kibbeling, su vishandelklaastolenzn.nl. URL consultato il 2 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2017).
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