Kermesite | |
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Classificazione Strunz (ed. 10) | 02.FD.05[1][2] |
Formula chimica | Sb2S2O[1][2][3] |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | trimetrico |
Sistema cristallino | monoclino,[3] triclino[1][2] |
Classe di simmetria | pinacoidale[1][2] |
Parametri di cella | a=10,84, b=4,07, c=10,25, Z=4, α=90°, β=101,53°, γ=90°, V=443,09[1] |
Gruppo puntuale | 1[1][2] |
Gruppo spaziale | P1[1][2] |
Proprietà fisiche | |
Densità misurata | 4,68[3], 4,5-4,6[1][2] g/cm³ |
Densità calcolata | 4,85[1] g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 1-1,5[2][3], 1,5-2[1] |
Sfaldatura | perfetta[1][2][3] secondo {001}[1][2] |
Colore | rosso violaceo,[1] rosso cherry-rosso-ciliegia,[1] rosso ciliegia scuro,[3] rosso cremisi,[3] rosso,[1][2] scurisce col tempo |
Lucentezza | adamantina[1][2] o submetallica |
Opacità | da traslucida ad opaca[1] (traslucida nei cristalli aghiformi) |
Striscio | bruno-rossastra[1][2], poi arancio |
Diffusione | rarissima[3] |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La kermesite è un minerale, solfuro di antimonio.
Deriva dal persiano kurmizq = cremisi[1][2] (nella chimica antica era il rosso amorfo del solfuro di antimonio[1][2] ottenuto con triossido di diantimonio[2]).
Descritta nel 1843[2] da Albert Chapman (Mackay, Queensland nel 1912 - 20 luglio 1996), collezionista australiano di minerali.
Abito cristallino
[modifica | modifica wikitesto]Cristalli aghiformi, fibrosi o radiali,[1] o in patine o in aggreggati raggiati.[3]
Origine e giacitura
[modifica | modifica wikitesto]La genesi è idrotermale o secondaria.
Il minerale si trova nella zona superficiale delle miniere di antimonio come minerale di risultante dalla parziale ossidazione dell'antimonite.[1][3]
Forma in cui si presenta in natura
[modifica | modifica wikitesto]Si presenta in cristalli, aggregati fibrosi[1] e aciculari,[1] patine,[3] incrostazioni.
Caratteri chimici
[modifica | modifica wikitesto]Al cannello, sul carbone si ricopre di Sb2O3; solubile in HNO3.
Il minerale è solubile in acqua regia.[3]
Il peso molecolare è 323,63 grammomolecole.[1]
Indice fermioni: 0,0015099577[1]
Indici di fotoelettricità[1]:
GRapi: 0 (non radioattivo).[1]
Località di ritrovamento
[modifica | modifica wikitesto]- In Europa: a Braunsdorf presso Freiberg, in Sassonia (Germania);a Příbram (Repubblica Ceca); a Permek, in Slovacchia,[3] ove sono state trovate druse a cristalli raggiati lunghi fino a 15 cm;
- In Italia: alcuni cristalli sono stati trovati all'inizio del XIX secolo sotto forma di patine terrose nella miniera di Stabiello presso Sondalo; a Vendrogno come alterazione della berthierite; in Val Cavargna; a Cetine nel Senese; ed anticamente anche in Sardegna, tra cui a Su Leonargiu e a Genna Flumini[3]
- Nelle Americhe: a South Ham nella contea Wolfe nel Québec e a Lake George, presso Fredericton nel Nuovo Brunswick (Canada); nella miniera di Nuevo Tepache nello stato del Sonora (Messico); degli aghetti rossi furono trovati nella miniera di antimonio di Mojave di California (Stati Uniti);[3]
- Resto del mondo: Djebel Hamimat (Algeria).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac (EN) Dati Webmin
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q (EN) Dati mindat
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o Carlo Maria Gramaccioli, Kermesite in Come collezionare i minerali dalla A alla Z, vol. I, pagg. 114-116, Peruzzo Editore (1988), Milano
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Webmin, su webmineral.com.