Kepler-1653 b | |
---|---|
Stella madre | Kepler-1653 |
Scoperta | 2017 |
Scopritore | Torres et al. |
Classificazione | Pianeta terrestre |
Coordinate | |
Ascensione retta | 19h 45m 49,86s |
Declinazione | +41° 15′ 57.68″ |
Parametri orbitali | |
Semiasse maggiore | 0,4706 UA[1] |
Periodo orbitale | 140,2524 giorni[1] |
Inclinazione orbitale | 89,788° |
Dati fisici | |
Raggio medio | 2,17 r⊕[1] |
Flusso stellare | 0,98 ⊕[2] |
Temperatura superficiale | |
Kepler-1653 b è un pianeta extrasolare in orbita attorno alla stella Kepler-1653, situata nella costellazione del Cigno, distante circa 2900 anni luce dal sistema solare.[3]
Stella madre
[modifica | modifica wikitesto]Kepler-1653 è una stella con una massa attorno al 70% di quella solare e più fredda, con una temperatura superficiale attorno ai 4800 K e una luminosità del 23% di quella del Sole.[2] Il suo raggio è di 0,69 R⊙,[1] e nonostante l'alto margine di incertezza, pare più vecchia del Sole, con un'età stimata di 7,7+3,6
−4,6 miliardi di anni.[1]
Pianeta
[modifica | modifica wikitesto]Essendo stato scoperto col metodo del transito non è nota la massa del pianeta, mentre il suo raggio, inizialmente stimato in 3 volte quello terrestre, è stato rivisto in circa 2,5 r⊕, o 0,221 rJ.[1] Essendo la stella meno luminosa del Sole, alla distanza alla quale si trova il pianeta esso riceve circa la stessa radiazione che riceve la Terra dal Sole, e si trova pertanto nella zona abitabile della sua stella.
Senza conoscere la massa, e quindi la densità, non è completamente certo che un pianeta con un raggio superiore a 1,6 raggi terrestri sia di natura rocciosa, come una super Terra, e non sia piuttosto un mininettuno senza superficie solida.[4]
La temperatura di equilibrio da diverse stime risulta essere compresa tra i 257 K e 310 K.[1][2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g Planet Kepler-1653 b, su exoplanet.eu, Enciclopedia dei pianeti extrasolari.
- ^ a b c d Guillermo Torres et al., Validation of small Kepler transiting planet candidates in or near the habitable zone (PDF), novembre 2017, DOI:10.3847/1538-3881/aa984b.
- ^ C.A.L. Bailer-Jones et al., Distances to 1.47 billion stars in Gaia EDR3, su vizier.u-strasbg.fr, febbraio 2021.
- ^ M. Lozovsky et al., Threshold Radii of Volatile-rich Planets (PDF), in The Astrophysical Journal, vol. 866, n. 1, ottobre 2010.