Joseph Frantz | |
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Joseph Frantz e Louis Quenault | |
Nascita | Beaujeu, 7 agosto 1890 |
Morte | Parigi, 12 settembre 1979 |
Luogo di sepoltura | cimitero di Montparnasse |
Dati militari | |
Paese servito | Francia |
Forza armata | Armée de terre Armée de l'air |
Arma | Aéronautique Militaire |
Corpo | Fanteria |
Anni di servizio | 1912-1945 |
Grado | Capitano |
Guerre | Prima guerra mondiale Seconda guerra mondiale |
Battaglie | Battaglia di Verdun |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Il primo duello[1] | |
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Joseph Frantz (Beaujeu, 7 agosto 1890 – Parigi, 12 settembre 1979) è stato un militare e aviatore francese, appartenente alla squadriglia da ricognizione V 24, noto insieme al suo meccanico Louis Quenault per aver ottenuto nel corso della prima guerra mondiale il primo abbattimento di un velivolo nemico da parte di un altro aereo il 5 ottobre 1914, quando a colpi di mitragliatrice Hotchkiss Mle 1914 distrusse un Aviatik B.I delle Fliegertruppen des deutschen Kaiserreiches tedesche su Jonchery-sur-Vesle.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Beaujeu (Rodano il 7 agosto 1890, figlio Joseph Philippe e di Angèle Jeanne Marie Desthieux. Frequentò la scuola di volo a partire dal 1910, ottenendo il brevetto di pilota[N 1] a Mourmelon il 3 febbraio 1911[2] per essere quindi assunto come pilota presso la ditta di costruzioni aeronautiche Savary, allora diretta dal fondatore Robert Savary.[2] Nel corso del 1911 stabilì il record del mondo di durata per volo con due passeggeri, passando tra le due torri della Cattedrale di Chartres,[2] che gli fruttò la nomina a pilota collaudatore, e in quello stesso anno partecipò a numerosi raduni militari, e nel 1912 la vittoria alla Coupe Pommery. In quello stesso anno partì per prestare servizio militare, assegnato al 151º Reggimento fanteria di stanza a Verdun, passando poi al corpo del genio militare continuando a volare a Chartres durante i periodi di licenza. Nel corso del 1913 prese parte alle grandi manovre aeronautiche tenutesi a Tolone, stabilendo in quello stesso anno il record mondiale di altitudine con tre passeggeri a bordo.
La prima guerra mondiale
[modifica | modifica wikitesto]Congedatosi nel giugno 1914, fu richiamato in servizio attivo allo scoppio della prima guerra mondiale, assegnato alla Escadrille V 24, una unità da ricognizione equipaggiata con velivoli Voisin e di stanza a Villers-Semeuse.[3] Promosso sergente il 6 agosto successivo, nel mese di settembre la sua unità si stabilì sul campo d’aviazione di Lhéry (Marna). Il 5 ottobre conseguì il primo abbattimento di un velivolo avversario della storia dell’aviazione. Decollato da Lhéry insieme al suo meccanico-mitragliere, Louis Quenault,[2] a bordo di un velivolo Voisin III equipaggiato con una mitragliatrice Hotchkiss Mle 1914,[3] sparando brevi raffiche distrusse un Aviatik B.I[4] tedesco tra i confini dei comuni di Jonchery-sur-Vesle, Prouilly e Muizon.[2] L’Aviatik[N 2] precipitò in fiamme a Jonchery, nei pressi del Quartier generale della V Armée del generale Franchet d’Espèrey il quale accorse subito sul posto. Tale azione gli valse la concessione della Croce di Cavaliere della Legion d’onore,[2] mentre Quenault ricevette la Médaille militaire.[4]
Nel 1915 fu assegnato come pilota collaudatore alla ditta Voisin[4] di Parigi, dove curò la realizzazione del prototipo di un bombardiere quadrimotore triplano, e poi del Voisin VIII. Nel corso della sua permanenza alla Voisin collaudò personalmente dodici tipi di velivoli, congedandosi dall’esercito nel 1918 con il grado di tenente continuò a svolgere attività di volo fino al 1920 quando aprì una ditta di riparazioni dei motori a Boulogne-Billancourt che più tardi si specializzò nell’elettrolisi dei metalli e assunse la denominazione di Frantz Électrolyse.
Gli ultimi anni
[modifica | modifica wikitesto]Mobilitato nuovamente allo scoppio della seconda guerra mondiale con il grado di capitano, nel corso del 1939 assunse il comando di un gruppo da trasporto[4] di stanza a Bordeaux. Dopo la sconfitta della Francia e fino alla liberazione da parte degli Alleati sospese ogni attività lavorativa della propria industria al fine di non collaborare con gli occupanti, riprendendo l’attività nel 1945. Ritiratosi a vita privata all’inizio del 1960, ricoprì l’incarico di presidente dell’associazione Vieilles Tiges, di cui era uno dei soci fondatori dal 1922,[4] e fondando la rivista Pionniers, Revue aéronautique trimestrielle des Vieilles Tiges il cui primo numero apparve il 15 luglio 1964.
Si spense a Parigi il 12 settembre 1979,[4] e il suo corpo fu tumulato nel Cimitero di Montparnasse.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il suo brevetto è il numero 363.
- ^ I due militari tedeschi, il sottufficiale pilota Wilhelm Schlichting e il tenente osservatore Fritz von Zangen rimasero uccisi, e il loro corpi vennero tumulati con gli onori militari per espresso ordine di Franchet d'Espèrey, il quale volle anche che gli oggetti personali loro appartenuti venissero recapitati alla famiglie.
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Gentilli 2014, p. 70.
- ^ a b c d e f Gentilli 2014, p. 72.
- ^ a b Gentilli 2014, p. 71.
- ^ a b c d e f Gentilli 2014, p. 73.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Marcel Catillon, Mémorial aéronautique: qui était qui ?, Paris, Nouvelle Éditions Latines, 1997, ISBN 2-7233-0529-5.
- (FR) Edouard Coeurdevey, Carnets de guerre (1914-1918), Paris, Plon, 2013, ISBN 2-25921-572-6.
Periodici
[modifica | modifica wikitesto]- Roberto Gentilli, Il primo duello, in JP4, mensile di Aeronautica e Spazio, n. 10, Firenze, EdiService, ottobre 2014.