J-core | |
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Origini stilistiche | Techno hardcore Dōjin Denpa Anisong |
Origini culturali | Giappone, 1998 |
Strumenti tipici | sintetizzatore, drum machine, sequencer, campionatore |
Popolarità | Underground; media nella sottocultura Otaku, alta in Giappone |
Il J-core è uno stile di techno hardcore emerso in Giappone alla fine degli anni 1990.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Si pensa che il J-core fosse stato inventato da DJ Sharpnel nel 1998[1] e diffuso in Giappone nei primi anni duemila tramite le reti peer-to-peer.[2] Il J-core iniziò anche a godere di una certa notorietà fra gli appassionati delle serie animate giapponesi in USA e in Europa, ove si sviluppò anche una cultura del remix ispirata allo stile. Il J-core contribuì anche alla nascita e proliferazione del cosiddetto "nightcore" dei primi anni 2010.[1] Lo stile viene usato nelle colonne sonore di videogiochi di ballo come Beatmania IIDX e costituisce una parte sostanziale della scena musicale dōjin.[1]
Caratteristiche ed esponenti
[modifica | modifica wikitesto]Il J-core si caratterizza per l'uso di campionamenti derivati da videogiochi e anime, si ispira allo stile grafico kawaii così come a certi riferimenti delle culture denpa e otaku.[2] Oltre al pioniere DJ Sharpnel, altri esponenti del J-core sono DJ Chucky, Iosys, M1dy, Redalice, T+pazolite, e Techn0rch.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) A Kick in the Kawaii: Inside the World of J-Core", su daily.redbullmusicacademy.com. URL consultato il 21 settembre 2021.
- ^ a b (EN) Beyond J-Core: An Introduction to the Real Sound of Japanese Hardcore, su daily.bandcamp.com. URL consultato il 21 settembre 2021.