Mako gigante | |
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Dente di Cosmopolitodus hastalis | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Classe | Chondrichthyes |
Sottoclasse | Elasmobranchii |
Superordine | Selachimorpha |
Ordine | Lamniformes |
Famiglia | Lamnidae |
Genere | Cosmopolitodus |
Specie | C. hastalis |
Nomenclatura binomiale | |
Isurus hastalis Agassiz, 1843 | |
areale | |
Il mako gigante (Cosmopolitodus hastalis), noto anche come mako dai denti larghi, è uno squalo estinto. Visse tra l'Oligocene e il Pliocene, e i suoi resti fossili (principalmente denti) sono stati ritrovati in numerose zone del mondo.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Le dimensioni dei denti indicano che questo squalo doveva essere di grandi dimensioni, superiori a quelle dell'attuale mako (lungo 4 metri). Se le proporzioni corporee tra le due specie fossero identiche, il mako gigante potrebbe aver superato la lunghezza di 6 metri. La limitatezza dei resti trovati impedisce di ricostruire dettagliatamente l'animale, ma è molto probabile che fosse quasi identico al mako o al grande squalo bianco.
Classificazione
[modifica | modifica wikitesto]Numerosissimi denti attribuiti al mako gigante sono stati rinvenuti in moltissimi giacimenti, in un orizzonte geologico particolarmente vasto. È possibile che questi denti appartengano a più specie di squali dalla dentatura simile. Studi effettuati nel 1995 da parte di Mikael Siverson hanno indotto a riconsiderare questa specie, attribuita al genere Cosmopolitodus . Ritrovamenti recenti presso il Bacino di Pisco in Perù e presso il fiume Potomac, suggeriscono che questo squalo sia vicino al genere Carcharodon (comprendente il grande squalo bianco).
Stile di vita
[modifica | modifica wikitesto]La forma dei denti, dal margine liscio e tagliente, indica senza dubbio che questo animale era un grande predatore dei mari. Probabilmente era in grado di attaccare anche prede di grandi dimensioni, come delfini e balene. Nell'ulna della pinna di una giovane balenottera rinvenuta a Orciano (in Toscana), è stata osservata la traccia lasciata dal morso di uno squalo. L'impronta combacia perfettamente con la forma e le dimensioni di un dente di Cosmopolitodus hastalis. Ritrovamenti più recenti avvenuti in Perù comprendono uno scheletro parziale articolato, in cui sono conservati resti di pesci (Collareta et al., 2017).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mikael Siverson, Revision of the Danian cow sharks, sand tiger sharks, and goblin sharks (Hexanchidae, Odontoaspididae, and Mitsukurinidae) from southern Sweden, Journal of Vertebrate Paleontology, 1995, 15(1):1-12
- Collareta A., Landini W., Chacaltana C., Valdivia W., Altamirano-Sierra A., Urbina-Schmitt M. & Bianucci G. (2017) - A well preserved skeleton of the fossil shark Cosmopolitodus hastalis from the late Miocene of Peru, featuring fish remains as fossilized stomach
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Isurus hastalis
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Elasmo.com Genere Cosmopolitodus