Isola di Altamura Isla Altamura | |
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Geografia fisica | |
Coordinate | 24°53′00″N 108°08′00″W |
Arcipelago | Bahía de Santa María |
Superficie | 101,17 km² |
Dimensioni | 40 × 0,9-3,7 km |
Geografia politica | |
Stato | Messico |
Stato del Messico | Sinaloa |
Cartografia | |
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L'isola di Altamura ((ES) isla Altamura o isla de Altamura) è un'isola messicana del Golfo di California. È situata nella Bahía de Santa María, sulla costa dello stato messicano di Sinaloa, a sud-ovest dell'isola di Saliaca, dalla quale è separata attraverso un'area di acqua bassa. Si trova a 70 kilometri a ovest di Culiacán. Ha un'estensione di 101,17 kilometri quadrati, ed è larga all'incirca 40 kilometri mentre la sua larghezza varia dai 900 metri fino ai 3,7 kilometri. È una delle più grandi isole private del mondo.[1][2][3]
È un'isola barriera con spiagge aperte e grandi dune di sabbia. Nella parte a sud vi è una "zona intertidale" composta da limo, argilla, sabbia e ghiaia. Nel resto dell'isola ci sono litorali; in particolare a nord-ovest ci sono le dune sabbiose di maggiori dimensioni.
L'isola è parte del complesso di isole della baia di Santa Maria, ed è abitata da una consistente varietà di fauna marina; in particolare da uccelli migratori e talvolta è possibile effettuare avvistamenti anche di balene.[2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'isola, con la sua denominazione attuale, compare per la prima volta all'interno del giornale messicano El Siglo Diez y Nueve del 9 novembre 1854 e, in particolare, all'interno del resoconto geografico di un non meglio precisato corrispondente di Guayamas:[4]
«Mi resta solo, per concludere quest’articolo, citare la bellissima isola di Altamura, situata tra le foci dei fiumi Culiacan e il torrente Mocrilo, isola che non compare in nessuna delle carte del Messico che le mie mani hanno potuto raggiungere finora. Ho notato la stessa omissione anche nelle carte nautiche di questa parte di costa del nostro territorio, nonostante Altamura sia l’isola più grande delle Tre Maríe [le tre isole della Baia di Santa Maria?] e anche di quelle di Socorro, che pure fanno parte del Messico, ancorché abbandonate. L’isola di Altamura è ricca di boschi pregiati, acqua potabile e pascoli: alcuni allevamenti di bovini in contrada Culiacan l’hanno popolata con il loro bestiame. Guaymas, 27 settembre 1854»
Dal resoconto dell'anonimo corrispondente si desume che, almeno fino al 27 settembre 1854, l'isola non compariva in nessuna delle mappe consultate. Sono state di recente avanzate alcune ipotesi sull'origine del toponimo dell'isola, il quale è formalmente identico a quello della città di Altamura.[5] In particolare, in un'antica mappa del 1579 di Abramo Ortelio, compare il toponimo Atamirato il quale potrebbe benissimo essere un preesistente toponimo usato dai nativi americani oppure potrebbe essere derivato da Altamira, che si ritrova anche tra i cognomi di nobiluomini del Nuovo Mondo. Tale toponimo sarebbe poi diventato "Altamura"[5] e, a tal proposito, degne di nota sono la presenza, nella regione messicana antistante all'isola, di missionari italiani nel Seicento e nel Settecento nonché l'opera denominata Bibliothecae Dominicanae (1677) dell'italiano Ambrogio del Giudice (detto "l'Altamura") che, tra le altre cose, aveva riportato le biografie di religiosi che evangelizzarono oppure vissero nell'odierno Messico.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ diccionario-geografico, p. 148.
- ^ a b https://www.debate.com.mx/guamuchil/Isla-Altamura-un-viaje-a-la-naturaleza-y-vida-silvestre-20180324-0123.html
- ^ Copia archiviata, su yobieninformado.com. URL consultato il 12 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2019).
- ^ El Siglo Diez y Nueve, p. 3.
- ^ a b c Berloco.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Estudios Geographicos - Rio de Piastla, in El Siglo Diez y Nueve, 9 novembre 1854, p. 3.
- Antonio García Cubas, Diccionario geográfico, histórico y biográfico de los Estados Unidos Mexicanos (PDF), Tomo I, Instituto Nacional de Estadística y Geografía.
- Fabrizio Berloco, Isla Altamura - Sulle (possibili) origini storiche di un toponimo, in InStoria, n. 196, 2024, ISSN 1974-028X .
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Private Islands
- "Angostura" Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.