Isdera | |
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Stato | Germania |
Fondazione | 1982 a Hildesheim |
Fondata da | Eberhard Schulz |
Sede principale | Saarwellingen |
Settore | Automobilistico |
Prodotti | Autoveicoli |
Sito web | www.isdera.de e isdera.com/en/index.html |
Isdera AG (acronimo di Ingenieurbüro für Styling Design und Racing) è una casa automobilistica tedesca, che produce autovetture sportive ad alte prestazioni ed ha sede a Saarwellingen, Germania. Ha una filiale a Shanghai, nella Repubblica popolare cinese. In precedenza (fino al novembre 2005), l'azienda si trovava a Leonberg.[1] Ogni autovettura è costruita a mano ed in base alle richieste dell'acquirente.[2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Origini
[modifica | modifica wikitesto]Il fondatore e direttore della società Eberhard Schulz, nato nel 1940, lanciò la sua impresa col nome di Ednilreg Automobil Styling und Prototypenbau, derivato dal nome alla rovescia di sua moglie Gerlinde. Nel 1970, in un retrobottega d'una lavanderia a Klostermoor, Schulz costruì e sviluppò il suo primo prototipo l'Erator GTE[3], nome ricavato da 'errator', che significa 'vagabondo' in latino.
L'auto attraversa lo sviluppo in 3 stadi:
- MK I: motore Volkswagen 1.600 cc 4 cilindri boxer iniezione da 40 kW, 760 kg 175 km/h;
- MK II: motore Ford 2.300 cc 6 cilindri a V da 79 kW, 220 km/h;
- MK III: motore Mercedes 5.000 cc 8 cilindri a V di 90º da 309 kW, 960 kg, 315 km/h (maggiore delle coeve Ford GT 40 e Lamborghini Miura).
Già nell'Erator, apparve per la prima volta, il caratteristico specchietto retrovisore periscopico sul tetto.
Nel 1978, Schultz, insieme alla società B&B Automobiltechnik, presentò la concept car Mercedes-Benz CW 311 al Salone di Francoforte[5], il prototipo sviluppato da Schultz, rimane l'unico veicolo che non era stato progettato e non era in produzione da Mercedes-Benz, ma con il permesso di portare il "Logo Mercedes" a tre punte.[6] L'auto verrà utilizzata nel film Car-Napping - Bestellt, geklaut, geliefert di Wigbert Wicker.[7]
La produzione in serie
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1982 fu fondata Isdera, scegliendo come logo un'aquila, e con l'avvio della produzione la società diviene una GmbH il 17 novembre 1983.[8] Le vetture prodotte sono la Isdera Spyder 033i del 1983[9][10], la Isdera Imperator 108i del 1984[4][11] (che tra le peculiarità aveva un insolito specchietto retrovisore a periscopio)[12] evoluzione del prototipo Mercedes-Benz CW311 del 1978[13] e l'aggiornamento della versione roadster denominata Isdera Spyder 036i dal 1987.[14] Della prima serie Imperator che venne realizzata fino al 1991 furono costruiti 17 esemplari, mentre per la seconda ne furono prodotti 13 realizzati tra il 1992 e il 2001.[15] La produzione delle Spyder raggiunse le 14 unità.[16]
I modelli furono tutti presentati al Salone dell'automobile di Ginevra in Svizzera.
Nel 1993 Isdera progettò il modello Commendatore 112i, così battezzata in onore di Enzo Ferrari. L'auto pesava 1477 kg e poteva raggiungere le 100 km/h in 4,1 secondi. La velocità massima era di 342 km/h. L'auto era equipaggiata con un motore 12 cilindri a V di 6.0 litri di cilindrata di origine Mercedes-Benz da 300 kW. Il cambio era un Getrag manuale a 6 marce. A seguito della bolla speculativa giapponese gli investitori giapponesi che sostenevano Isdera si ritirarono[17], la società entra in un periodo di crisi da cui si risolleva solo nel 1999 grazie ad un gruppo di investitori svizzeri.[18]
Dopo il dissesto finanziario
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2006 fu realizzato l'esemplare unico della Isdera Autobahnkurier AK116i[19], dotato di 2 motori 8 cilindri a V di origine Mercedes-Benz W126 Classe S e alimentato da due motori Mercedes-Benz V8 - uno per ciascun asse - della serie W126 500 SE. Il propulsore risultante è un'unità da 10 litri da 441 kW (592 CV) e 900 Nm di coppia. La velocità massima era limitata a 242 km/h a causa dell'eccessivo consumo di carburante del motore oltre i 250 km/h. Il design, che ricordava un'auto da turismo degli anni '30, era ispirato alla Bugatti Royale e all'unica Mercedes-Benz 540K Autobahn Kurier del 1936. L'auto presentava interni completamente in pelle e un cruscotto in marmo.[20][21]
Al 2007 risultano realizzate 50 auto sportive idonee alla circolazione stradale.[22]
Nel 2016 Eberhard Schulz ha venduto la società.[23]
Nel 2017 Isdera ha avviato una collaborazione con il costruttore cinese Weltmeister per progettare e produrre auto elettriche quindi nel salone dell'automobile di Pechino del 2018 l'azienda ha presentato il modello Isdera Commendatore GT prodotto in una tiratura limitata a soli due esemplari, con 2 motori elettrici da 300 kW alimentati da una batteria di 100 kWh.[24][25]
Il 16 settembre 2019 avviene la fusione societaria di Isdera Gmbh in Isdera AG.[26] Il nuovo amministratore delegato è Stefan Peters.[27]
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Premio Internationaler Designpreis Baden-Württemberg 1984
- Premio Internationaler Designpreis Baden-Württemberg 1985[28]
Nella cultura di massa
[modifica | modifica wikitesto]Nel videogioco Need for Speed II la Isdera Commendatore 112i fa parte delle autovetture selezionabili.[29]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Isdera GmbH, Leonberg, Germany, su www.northdata.com. URL consultato l'11 giugno 2023.
- ^ Nel libro Tutte le auto del mondo del 1992 e pubblicato da Editoriale Domus di Milano, il marchio Isdera è presentato nelle pagine 396 e 397 con quattro fotografie delle autovetture all'epoca in produzione: infatti sono elencate le caratteristiche tecniche dei modelli Spyder 036i 24V cat e Imperator 108i 32V cat.
- ^ Fabio Raffaelli, Enciclopedia dell'Automobile - Volumi singoli, Script edizioni, 2012-06, ISBN 978-88-6614-709-1. URL consultato il 4 giugno 2023.
- ^ a b Avete 700.000 euro da spendere? All'asta c'è una Isdera Imperator 108i, su Motor1.com. URL consultato il 17 giugno 2023.
- ^ (FR) Pierre Henri Brautot, Isdera Imperator 108i : Concept-car Mercedes homologué pour la route, en vente chez Bonhams, su AUTOMOTIV PRESS, 12 aprile 2021. URL consultato il 10 giugno 2023.
- ^ (DE) Matthias Kierse, Isdera Imperator 108i, su Secret Classics, 22 marzo 2021. URL consultato il 13 giugno 2023.
- ^ (NL) sir_smokalot, Bindende Autoblog-filmtip: car napping (Duitsland, 1980), su Autoblog.nl, 2 aprile 2014. URL consultato l'8 giugno 2023.
- ^ (EN) ISDERA GmbH, Leonberg, Germany, su www.northdata.com. URL consultato l'11 giugno 2023.
- ^ (EN) Hearst Magazines, Popular Mechanics, Hearst Magazines, 1983-05. URL consultato il 13 giugno 2023.
- ^ (EN) Isdera Spyder 036i, su Silodrome, 4 aprile 2022. URL consultato il 4 giugno 2023.
- ^ (EN) John Lamm, Steve Sutcliffe e Larry Edsall, 365 Sports Cars You Must Drive: Fast, Faster, Fastest - Revised and Updated, Motorbooks, 27 ottobre 2020, ISBN 978-0-7603-6978-4. URL consultato il 4 giugno 2023.
- ^ (EN) Mike Lawrence, A to Z of Sports Cars, 1945-1990, Bay View Books, 1996, ISBN 978-1-870979-81-8. URL consultato il 13 giugno 2023.
- ^ ISDERA Imperator 108i, la creazione di Eberhard Schulz, su carsbyimages.com, 2 aprile 2021. URL consultato il 4 giugno 2023.
- ^ Lo strano caso della CW 311 e della Isdera Imperator 108i, su Ruoteclassiche, 4 marzo 2021. URL consultato il 4 giugno 2023.
- ^ Supercar Anni 80, le 10 migliori auto sportive, su La Gazzetta dello Sport, 7 giugno 2021. URL consultato il 4 giugno 2023.
- ^ (DE) Andreas Of-Allinger, Isdera Spyder 036i (1989): Kein Dach, aber 280 PS von AMG, su auto motor und sport, 19 aprile 2022. URL consultato il 10 giugno 2023.
- ^ (DE) Isdera Commendatore 112i – ein Supersportwagen, der in der Zeit verloren ging (Fahrzeugberichte), su Zwischengas. URL consultato l'11 giugno 2023.
- ^ Fabio Rusconi, All'asta una rarissima Isdera Commendatore, su Rollingsteel.it, 21 dicembre 2020. URL consultato il 4 giugno 2023.
- ^ HDmotori.it, Isdera: il ritorno con la coupé elettrica Commendatore GT, su HDmotori.it, 24 aprile 2018. URL consultato il 9 giugno 2023.
- ^ (EN) Aivaras Grigelevičius, Isdera Autobahnkurier 116i: A Behemoth With a 16-Cylinder Engine, su dyler.com. URL consultato il 6 maggio 2022.
- ^ Roy Spencer, ISDERA AUTOBAHNKURIER 116I: 16 CYLINDER RARITY, in MercedesHeritage, 27 marzo 2014. URL consultato il 5 giugno 2022.
- ^ (DE) Tom Grünweg, Isdera Autobahnkurier 116i: Rasende Rarität, in Der Spiegel, 24 aprile 2007. URL consultato l'11 giugno 2023.
- ^ (DE) Neues Prachtbuch – Eberhard Schulz – ISDERA – und vieles mehr…, su Mercedes-Benz Oldtimer-Ticker, 11 gennaio 2021. URL consultato il 10 giugno 2023.
- ^ Isdera Commendatore GT - Il marchio ritorna con una sportiva elettrica, su Quattroruote.it, 24 aprile 2018. URL consultato il 4 giugno 2023.
- ^ Isdera Commendatore GT, la supercar elettrica tedesca in Cina, su motori.quotidiano.net, 24 aprile 2018. URL consultato il 4 giugno 2023.
- ^ (EN) Isdera GmbH, Saarwellingen, Germany, su www.northdata.com. URL consultato l'11 giugno 2023.
- ^ Isdera Commendatore GT: Designbüro zeigt E-Renner | Green-Motors.DE, su www.green-motors.de. URL consultato il 4 giugno 2023.
- ^ Designpreis Stuttgart 1984 e 1985, su viaretro.dk.
- ^ Supercar rare: la Isdera Commendatore 112i all’asta Sotheby’s [FOTO e VIDEO], su Motorionline.com. URL consultato il 4 giugno 2023.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Isdera
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Isdera, sito ufficiale
- Isdera, vecchio sito su Archive.org
- Isdera, su Dun & Bradstreet
- Specifiche e dati sulle prestazioni delle auto Isdera, su Automobile-catalog.com
- 1999 Isdera Silver Arrow C112i, su motorcities.com. URL consultato il 22 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2008).