Ippocoonte | |
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Saga | Ciclo troiano |
Nome orig. | Ἱπποκόων |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | Maschio |
Luogo di nascita | Monte Ida |
Professione | Guerriero |
Ippocoonte (in greco antico: Ἱπποκόων?) è un personaggio della mitologia greca, che compare nel quinto libro dell'Eneide come figlio di Irtaco. La maggior parte dei mitografi cita Irtaco come padre di Ippocoonte, Asio e Niso mentre Apollodoro presenta anche Esaco come figlio di Irtaco e Arisbe[1], tradizionalmente ritenuto invece figlio di Arisbe e di Priamo.
Mitologia
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di un giovane troiano che da Virgilio viene citato come figlio di Irtaco: il poeta ne fa quindi un fratello o un fratellastro di Asio e Niso.
Ippocoonte, insieme a Niso, è tra i troiani che si uniscono ad Enea nelle sue peregrinazioni in seguito alla caduta della città.
Buon arciere, partecipa ai giochi funebri in onore di Anchise nella gara con le frecce.[2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Pseudo-Apollodoro, Biblioteca, Libro III.12.5 su theoi.com. (In inglese)
- ^ Virgilio, Eneide, libro V. 485 su theoi.com. (In inglese)