Iosto | |
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Dati generali | |
Etimologia | Acronimo di Ibrido Ovino Sardo Tutelato all'Origine |
Padre | Ovis musimon |
Madre | Ovis aries |
Presente in natura | raro |
Impieghi | Alimentare |
Riproduzione | |
Fecondità | sia gli esemplari maschi che le femmine sono fecondi |
Lo iosto (acronimo di Ibrido Ovino Sardo Tutelato all'Origine) è un ovino ibrido che nasce dall'incrocio tra un muflone (Ovis musimon) e una pecora di razza sarda (Ovis aries).[1][2][3] Erroneamente chiamato "losto" a causa di un errore di lettura e trascrizione.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Esistenti da sempre in natura, seppur molto rari - poiché sporadicamente i mufloni maschi si avvicinavano alle greggi attratti dalle femmine in estro -, animali nati dall'incrocio tra pecora e muflone vennero descritti già da Plinio il Vecchio nel libro VIII della sua Naturalis Historia[4]. Nel 2000 alcuni esemplari furono ottenuti artificialmente dai ricercatori dell'Università di Sassari, che fecero accoppiare pecore domestiche di razza sarda e maschi di muflone, a scopo prettamente alimentare. La carne di questi animali è molto apprezzata per il suo sapore.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Presentato Iosto, l'ibrido di muflone e pecora sarda - La Nuova Sardegna, su Archivio - La Nuova Sardegna. URL consultato il 2 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2022).
- ^ IL PROGETTO IO:TO L'incrocio tra muflone e pecora non è contro natura - La Nuova Sardegna [collegamento interrotto], su Archivio - La Nuova Sardegna. URL consultato il 2 maggio 2022.
- ^ Greggi di pecore dimenticate così sane che ora si adottano - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 2 maggio 2022.
- ^ Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, Liber VIII - 199.«Est in Hispania, sed maxime Corsica, non absimile pecori genus musmonum, caprino villo quam pecoris velleri propius, quorum e genere et ovibus natos prisci umbros vocaverunt.»