Invisible Children, Inc. | |
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Tipo | Organizzazione no-profit |
Fondazione | 2004 |
Fondatore | Jason Russell |
Sede centrale | San Diego |
Area di azione | Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Sudan del Sud e Uganda. |
Lingua ufficiale | Inglese |
Bilancio | $ 13.765.177 (2011) |
Motto | Do More Than Just Watch |
Sito web | |
Invisible Children è un'organizzazione no-profit fondata nel 2004 con lo scopo di diffondere consapevolezza sulle attività criminali del gruppo di guerriglieri ribelli LRA e del suo leader Joseph Kony. Il movimento è nato sotto la guida di Jason Russell, film-maker statunitense, in seguito ad un viaggio di questi insieme a due suoi amici in Uganda, (dove il gruppo LRA operava, per poi spostarsi in Congo nel 2006).
La base principale dell'organizzazione si trova a San Diego, in California.[1]
L'organizzazione ha avviato una campagna chiamata Kony 2012 mediante internet e manifestazioni di piazza in tutto il mondo, con l'obiettivo di promuovere il movimento Stop Kony, la cui missione è di rendere famoso a livello internazionale Joseph Kony, ma anche e soprattutto di ottenere la cattura dello stesso entro la data del 31 dicembre 2012.[2]
Nel dicembre 2014 il CEO della Ong, Ben Keesey, dichiara in una intervista a Good Magazine che le attività della organizzazione cesseranno nel 2015 [3].
Nel 2011 Invisible Children aveva speso il 25% delle entrate in spese di viaggio e produzione video, contro un 30% di investimento in attività in Africa. Nel 2013, le entrate del gruppo sono crollate a 5,5 milioni di dollari. Keesey ha spiegato che "una delle cose che abbiamo imparato sulla scia della campagna Kony 2012 è quanto fosse importante essere in grado di raccontare semplicemente la propria storia. E penso che non lo abbiamo fatto al meglio durante i contrattacchi dei media"[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Sito ufficiale, sezione Who we are., su invisiblechildren.com.
- ^ Kony 2012: Il documentario di circa 30 minuti realizzato da Jason Russell per promuovere la campagna di Invisible Children.
- ^ Tasbeeh Herwees, Invisible Children to Shutter Operations in 2015, su magazine.good.is (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2014).
- ^ "One of the obvious things that we learned in the wake of the Kony 2012 campaign was how important it was to be able to simply tell your story. And I don't think we did that very well during the media backlash"
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su invisiblechildren.com.