Indian Summer | |
---|---|
Paese d'origine | Stati Uniti |
Genere | Emo |
Periodo di attività musicale | 1993 – 1994 |
Album pubblicati | 4 |
Studio | 0 |
Live | 2 |
Raccolte | 2 |
Gli Indian Summer sono stati un gruppo musicale emo statunitense. Attivi brevemente a inizio anni '90, sono considerati fra i pionieri del genere in California assieme a Heroin, Angel Hair, Antioch Arrow e Mohinder [1][2].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il gruppo nacque ad Oakland nel 1993 dallo scioglimento dei Sinker, ed era composto dai fratelli gemelli Adam e Seth Nanaa, Marc Bianchi ed Eyad Kaileh. Il nome del gruppo è un omaggio all'omonima canzone dei Doors dall'album Morrison Hotel del 1970[3].
La band pubblicò quattro 7" per la Gravity Records, di cui un EP, e tre split con Ordination Of Aaron, Current ed Embassy e apparve in tre compilation con i brani "Wings of an Angel" nella compilation Eucalyptus Compilation (doppio 7") su Tree Records, "Reflections on Milkweed" nella compilation Food Not Bombs (vinile) su Inchworm Records, e "Sugar Pill" nella compilation Ghost Dance (doppio 7") su Slave Cut Records. Nei due anni di attività la band fece un'intensa attività live suonando circa 100 concerti prima di sciogliersi.[4] La band si distingueva per non dare alcun titolo ai propri brani, lasciando che fossero i fans a deciderli, e non ha mai pubblicato un vero album durante la sua attività, in parte per scelta e in parte per le difficoltà economiche del gruppo[4].
Nel 2002 fu pubblicato dalla Future Recordings Science 1994 che raccoglie i brani dell'EP e dei tre split. L'album è stato inserito da Rolling Stone al 37° posto nella classifica dei migliori album emo[5]. Sempre la Future Recordings ha pubblicato nel 2006 Hidden Arithmetic, un album live composto dallaa registrazione di un concerto e di una trasmissione radiofonica in diretta.
Una compilation della loro intera discografia in studio intitolata Giving Birth to Thunder è stata pubblicata da The Numero Group nel 2019. Pitchfork ha selezionato l'album come "Best New Reissue" del settembre 2019.[4] Nel 2020 Vulture ha inserito il brano Angry Son al 19° posto nella classifica delle 100 migliori canzoni emo[6].
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]EP
[modifica | modifica wikitesto]- Indian Summer (1993, Repercussion Records)
- Current/Indian Summer (1993, Homemade Records)
- Embassy/Indian Summer (1994, Slave Cut Records)
- Speed Kills (1994, Inchworm Records)
Raccolte
[modifica | modifica wikitesto]- Science 1994 (2002, Future Recordings)
- Giving Birth to Thunder (2019, The Numero Group)
Album Live
[modifica | modifica wikitesto]- Live - Blue Universe (1999, Star 13)
- Hidden Arithmetic (2006, Future Recordings)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ American Music, Nicolae Sfetcu 2014 pp. 340
- ^ The Rock History Reader
- ^ Ken Shipley, Indian Summer — You Had To Be There, su numerogroup.com, The Numero Group, maggio 2019. URL consultato il 6 ottobre 2023.
- ^ a b c (EN) Ian Cohen, Indian Summer Giving Birth to Thunder, su Pitchfork, 19 settembre 2019. URL consultato il 18 ottobre 2024.
- ^ (EN) Suzy Esposito, 40 Greatest Emo Albums of All Time, su Rolling Stone, 20 giugno 2017. URL consultato il 18 ottobre 2024.
- ^ (EN) Ian Cohen, The 100 Greatest Emo Songs of All Time, su Vulture, 13 febbraio 2000. URL consultato il 21 ottobre 2024.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Indian Summer - Topic (canale), su YouTube.
- Indian Summer / Indian Summer (altra versione), su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Indian Summer, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Indian Summer / Indian Summer (altra versione), su Bandcamp.
- (EN) Indian Summer, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Indian Summer, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Indian Summer, su Genius.com.