Incidente dell'Antonov An-32 di Air Africa del 1996 | |
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L'Antonov An-32 coinvolto nell'incidente, fotografato nel 1994. | |
Tipo di evento | Incidente |
Data | 8 gennaio 1996 |
Tipo | Uscita di pista durante il decollo causata da sovraccarico |
Luogo | Kinshasa |
Stato | RD del Congo |
Coordinate | 4°19′46″S 15°19′05″E |
Tipo di aeromobile | Antonov An-32B |
Operatore | Moscow Airways per conto di Air Africa |
Numero di registrazione | RA-26222 |
Partenza | Aeroporto N'Dolo, Kinshasa, Repubblica Democratica del Congo |
Destinazione | Aeroporto di Kahemba, Provincia di Kwango, Repubblica Democratica del Congo |
Occupanti | 6 |
Passeggeri | 0 |
Equipaggio | 6 |
Vittime | 2 |
Feriti | 4 |
Sopravvissuti | 4 |
Altri coinvolti | |
Feriti | 253 (stimati) |
Vittime | 237 (stimate) |
Mappa di localizzazione | |
Dati estratti da Aviation Safety Network[1] | |
voci di incidenti aerei presenti su Teknopedia |
L'incidente di Air Africa del 1996 si verificò l'8 gennaio, quando un Antonov An-32B di Air Africa, in leasing da Moscow Airways e diretto all'aeroporto di Kahemba, oltrepassò la pista dell'aeroporto di N'Dolo, a Kinshasa, nello Zaire (ora Repubblica Democratica del Congo), dopo non essere riuscito a decollare poiché sovraccarico. Finì nel mercato di Simbazikita street di Kinshasa.[1] Sebbene sopravvissero quattro dei sei membri dell'equipaggio dell'aeromobile, 237 persone a terra persero la vita e circa 253 rimasero gravemente ferite.[2]
L'aereo
[modifica | modifica wikitesto]Il velivolo coinvolto era un Antonov An-32B, marche RA-26222, numero di serie 2301. Volò per la prima volta nel 1988 e venne consegnato in seguito a Moscow Airways. Era spinto da 2 motori turboelica Ivchenko AI-20. Al momento dell'incidente, l'aereo aveva circa otto anni.[3][4]
Contesto
[modifica | modifica wikitesto]Dopo decenni di conflitti nell'Africa sub-sahariana, l'attività di trasporto aereo era complessa e spesso illegale. Come spiegò Johan Peleman:
«Il rapporto tra i noleggiatori, che gestiscono un aereo, l'agente che organizza il viaggio per i clienti e la compagnia che opera effettivamente l'aereo, è spesso molto complesso. Ciò rende difficile vedere quale delle parti contraenti sia effettivamente responsabile degli aspetti illegali delle transazioni. L'Antonov che si schiantò a Kinshasa nel gennaio 1996 era gestito da Air Africa. La compagnia aveva noleggiato l'aereo e l'equipaggio da Scibe Airlift, la compagnia di Jeannot Bemba Saolona. L'agente di vendita di Scibe, con sede in Belgio, aveva noleggiato l'aereo alla compagnia di Zaïre. La compagnia belga a sua volta aveva stipulato un contratto con Moscow Airways.»
Venne riferito che il volo trasportava armi all'UNITA[5]:
«Scibe Airlift, una compagnia aerea di proprietà di Bemba Saolona e (almeno nel 1985) Mobutu stesso (Forbes, 18 novembre 1985), si trovò anche a trasportare armi per l'UNITA quando, nel gennaio 1996, un Antonov An-32 si schiantò al decollo da Kinshasa in rotta verso l'Angola, uccidendo circa 370 persone (Agence France Presse, 10 gennaio 1996). L'aeromobile e l'equipaggio, noleggiati da Air Africa di Scibe, erano stati a loro volta noleggiati da Moscow Airways tramite l'agente di vendita di Scibe, a Oostende.»
L'incidente
[modifica | modifica wikitesto]Mentre tentava di decollare dalla breve pista dell'aeroporto di N'Dolo, completamente rifornito e sovraccaricato, l'An-32B di Air Africa non raggiunse la velocità sufficiente per levarsi in volo. Si schiantò oltre la pista nel mercato di Simbazikita street di Kinshasa, pieno di baracche, pedoni e automobili, e il suo pieno di carburante si incendiò. Il numero di vittime citate varia da 225 (per accusa di omicidio colposo) a 348.[6]
Conseguenze
[modifica | modifica wikitesto]I primi feriti vennero portati al Mama Yemo Hospital (ora Kinshasa General Hospital), che fu rapidamente sopraffatto. Gli altri coinvolti furono trasportati verso altri due ospedali. Un operatore del Comitato Internazionale della Croce Rossa, Vincent Nicod, dichiarò che al mercato erano stati trovati 217 corpi, oltre ad altri 32 probabilmente già negli obitori della città.[7]
Mobutu e Saolona parteciparono entrambi ai funerali, tenuti il 10 gennaio 1996 presso la protestante Cathédrale du Centenaire.[8]
I piloti russi, Nicolai Kazarin e Andrei Gouskov, furono accusati e condannati per omicidio colposo, ricevendo ciascuno la pena massima di due anni. Al processo, ammisero che stavano usando documenti di sdoganamento presi in prestito da Scibe Airlift, che sapevano che il volo era illegale e che era effettivamente diretto verso l'Angola. Scibe Airlift e African Air risarcirono per 1,4 milioni di dollari alle famiglie delle vittime e dei feriti.[9]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident Antonov An-32B RA-26222 Kinshasa-N'Dolo Airport (NLO), su aviation-safety.net. URL consultato il 24 giugno 2020.
- ^ (EN) A cargo plane crashes into a market in Kinshasa, Zaire, killing at least 350 people | South African History Online, su sahistory.org.za. URL consultato il 24 giugno 2020.
- ^ (EN) RA-26222 | Antonov An-32B | Moscow Airways | Felix Goetting, su JetPhotos. URL consultato il 24 giugno 2020.
- ^ (EN) Crash of an Antonov AN-32 in Kinshasa: 237 killed | Bureau of Aircraft Accidents Archives, su baaa-acro.com. URL consultato il 24 giugno 2020 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2020).
- ^ (EN) Small Arms Survey - Small Arms Survey 2001, su smallarmssurvey.org. URL consultato il 24 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2018).
- ^ (EN) An Airplane Crash into Type-K Ndolo Market: What Lesson for the Future?, su web.archive.org, 28 febbraio 2001. URL consultato il 24 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2001).
- ^ (EN) Reuters, Plane in Zaire Hits Market, Killing 250, in The New York Times, 9 gennaio 1996. URL consultato il 24 giugno 2020.
- ^ (EN) Zaire: Info-Zaire #111 (excerpts), 02/12/'96, su africa.upenn.edu. URL consultato il 24 giugno 2020.
- ^ (EN) The Forgotten Disaster in Zaire, su web.archive.org, 30 settembre 2007. URL consultato il 24 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2007).