L'uccello del fulmine (in Xhosa e in Zulu: Impundulu), anche conosciuto come thekwane, izulu o inyoni yezulu, è una creatura appartenente al folklore di alcune tribù sudafricane.[1][2][3]
Secondo la tradizione, la creatura possiede le sembianze di un volatile di colore nero e bianco, dalle dimensioni di un essere umano, in grado di creare tuoni e fulmini dalle ali e dagli artigli.[4][5]Viene spesso associato alla stregoneria, avendo il compito di difendere il proprio evocatore e la sua famiglia da eventuali nemici. È inoltre considerato un essere vampiresco, in quanto possiede il potere di tramutarsi in un uomo per sedurre delle donne, nutrendosi del loro sangue. [6]
Poteri e abilità
[modifica | modifica wikitesto]Oltre al potere di generare fulmini, alcune popolazioni credono che la creatura deponga, in alcuni luoghi colpiti dai suoi poteri, delle uova che possono essere presagio di buona o cattiva sorte.
Si crede che l'essere non possa essere ucciso né da armi da fuoco né per mezzo di armi bianche e che la sua unica debolezza sia il fuoco.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Michael Jackson, M. C. Jedrej e Rosalind Shaw, Dreaming, Religion and Society in Africa, in Journal of Religion in Africa, vol. 24, n. 1, 1994-02, pp. 65, DOI:10.2307/1581376. URL consultato il 14 ottobre 2021.
- ^ Monica Wilson e Axel-Ivar Berglund, Zulu Thought-Patterns and Symbolism, in Man, vol. 12, n. 1, 1977-04, pp. 188, DOI:10.2307/2801019. URL consultato il 14 ottobre 2021.
- ^ I. M. Lewis e Alice Werner, Myths and Legends of the Bantu., in Man, vol. 4, n. 1, 1969-03, pp. 151, DOI:10.2307/2799300. URL consultato il 14 ottobre 2021.
- ^ Miller, Penny., Myths and legends of Southern Africa, T.V. Bulpin, cop. 1979, ISBN 0-949956-16-3, OCLC 579907004. URL consultato il 14 ottobre 2021.
- ^ Beukes, Lauren., Maverick : Extraordinary women from South Africa's past, ISBN 978-1-4152-0754-3, OCLC 1003622997. URL consultato il 14 ottobre 2021.
- ^ Curran, Bob., Vampires : a field guide to the creatures that stalk the night, Career Press, 2013, ISBN 978-1-4532-5406-6, OCLC 864457589. URL consultato il 14 ottobre 2021.