Imperial 2030 | |
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Tipo | Gioco da tavolo |
Luogo origine | Germania |
Autore | Mac Gerdts |
Editore | PD-Verlag |
1ª edizione | 2009 |
Regole | |
N° giocatori | 2 - 6 |
Squadre | No |
Giro | Russia Cina India Brasile Stati Uniti Europa |
Ambientazione | Guerra mondiale |
Mappa | Territori |
Requisiti | |
Età | 12+ |
Preparativi | 2 minuti |
Durata | 120 minuti |
Aleatorietà | Nessuna |
Imperial 2030 è un gioco in stile tedesco ideato da Mac Gerdts in cui lo scopo è guadagnare denaro attraverso la speculazione dei titoli obbligazionari (bond) delle diverse potenze. I giocatori assumono il ruolo di finanzieri internazionali che acquistano i bond di sei grandi potenze nell'ipotetico scontro su scala mondiale di Russia, Cina, India, Brasile, Stati Uniti d'America ed Europa. L'obbligazionista principale di una fazione ne assume il controllo e ne comanda la costruzione di fabbriche, la produzione, l'importazione e lo spostamento di armate e navi, nonché la tassazione. Durante la partita passa di mano in mano una carta Investimento che permette l'acquisto di ulteriori bond. Per determinare le varie opzioni disponibili per una data nazione se ne sposta il segnalino su una ruota stampata sulla plancia.
Imperial 2030 rappresenta il successore di Imperial riprendendone e in parte modificandone le meccaniche di gioco..
Sviluppo
[modifica | modifica wikitesto]Mac Gerdts nel regolamento di Imperial 2030 spiega come è avvenuta l'idea del gioco:
«After Imperial had been published in 2006 and became a major success, it came to mind to use the game system to create another game. The topic of internationally operating investors, who, seeking the maximum return on investment, exploit the nations for their personal profit, gained unexpected currency in the course of the financial crisis of 2008. The foreseeable rise of the new Great Powers China, India and Brazil prompted finally the idea to create a sort of Imperial on a world map, set in the future. The geographical conditions on a world map are very different from those in Europe, because neutral territories occupy a much larger space. Along with it, the rules were changed a bit and simplified where adequate. Creating a game playable on a world map requires some adjustments. However, the design of certain regions should not be misunderstood as a political statement. Imperial 2030 does not propose the independence of Alaska or Quebec, and the right of Israel or other independent nations to exist shall not be questioned.»
«Dopo che Imperial è stato pubblicato nel 2006 ed è divenuto un gioco di successo, [mi] venne in mente di usare le meccaniche di gioco per crearne un altro. Il tema degli inversitori operanti su scala internazionale che, cercando di ottenere il massimo guadagno possibile dagli investimenti, sfruttano le potenze per il proprio profitto personale, ha assunto un'importanza inaspettata durante la crisi finanziaria del 2008. La prevedibile ascesa delle nuove grandi potenze Cina, India e Brasile ha spinto infine l'idea di creare una sorta di Imperial su planisfero ambientato nel futuro. Le condizioni geografiche sulla mappa mondiale sono molto diverse da quelle in Europa, perché i territori neutrali occupano uno spazio più grande. Inoltre, le regole sono state leggermente cambiate e semplificate dove fosse adeguato [farlo]. Creare un gioco su una mappa mondiale richiede qualche aggiustamento. Comunque, il design di alcune regioni non dovrebbe essere frainteso come scelta politica. Imperial 2030 non propone l'indipendenza dell'Alaska o del Quebec, e il diritto di esistere di Israele o di altre nazioni indipendenti non dovrebbe essere messo in discussione.»
La plancia
[modifica | modifica wikitesto]Ogni potenza ha 4 province in cui possono essere costruite le Fabbriche (una sola per territorio), oltre alle quali vi sono 27 regioni neutrali e 11 regioni di mare. Plancia e Fabbriche sono così suddivise ad inizio partita:
Russia |
Cina |
India |
Brasile |
Stati Uniti d'America |
Unione europea |
Indipendenti | |
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N° regioni | 4 (Mosca, Murmansk, Novosibirsk, Vladivostok) |
4 (Chongqing, Pechino, Shanghai, Ürümqi) |
4 (Calcutta, Chennai, Mumbai, Nuova Delhi) |
4 (Brasilia, Fortaleza, Manaus, Rio de Janeiro) |
4 (Chicago, New Orleans, New York, San Francisco) |
4 (Berlino, Londra, Parigi, Roma) |
27 (Afghanistan, Africa orientale, Alaska, Argentina, Australia, Canada, Colombia, Congo, Corea, Filippine, Giappone, Guinea, Indocina, Indonesia, Iran, Kazakistan, Medio Oriente, Messico, Mongolia, Nigeria, Nord Africa, Nuova Zelanda, Perù, Quebec, Sud Africa, Turchia, Ucraina) |
Centri di produzione terrestre | 2 (Mosca, Novosibirsk) |
3 (Chongqing, Pechino, Ürümqi) |
2 (Chennai, Nuova Delhi) |
2 (Brasilia, Manaus) |
1 (Chicago) |
2 (Berlino, Parigi) |
0 (-) |
Centri di produzione marittimi | 2 (Murmansk, Vladivostok) |
1 (Shanghai) |
2 (Calcutta, Mumbai) |
2 (Fortaleza, Rio de Janeiro) |
3 (New Orleans, New York, San Francisco) |
2 (Londra, Roma) |
0 (-) |
Fabbriche iniziali | 2 (Mosca, Vladivostok) |
2 (Pechino, Shanghai) |
2 (Mumbai, Nuova Delhi) |
2 (Brasilia, Rio de Janeiro) |
2 (Chicago, New Orleans) |
2 (Londra, Parigi) |
0 (-) |
La Svizzera è un Paese neutrale che non può essere occupato. Sul basso della plancia si trova la tabella tasse, in alto la scala potenza suddivisa in punti potenza, in basso a sinistra la ruota con le azioni di gioco. Una volta che una nazione raggiunge 25 punti sulla scala potenza la partita finisce.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Regolamento di Imperial 2030 (PDF), su goblins.net. URL consultato il 2 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- (EN) Imperial 2030, in BoardGameGeek, BoardGameGeek LLC.