Il gioco dei mestieri | |
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Paese | Italia |
Anno | 1972-1973, 1984-1985 |
Genere | game show |
Edizioni | 3 |
Puntate | 35 |
Durata | 55 min |
Lingua originale | italiano |
Realizzazione | |
Conduttore | Luciano Rispoli (1972-1973), Luciano Rispoli e Patricia Pilchard (1984-85) |
Ideatore | Paolini e Silvestri |
Regia | Carlo Quartucci (1972-73), Alda Grimaldi (1973), Claudia Caldera, (1984-85) |
Autori | Paolini e Silvestri (1972-1973), Luciano Rispoli, Emma Paolini, Mario Brutti (1984-1985) |
Scenografia | Gianni Villa (1972), Egle Zanni (1973), Walter Tibaudi (1985) |
Fotografia | Beppe Pavese (1985) |
Luci | Giuseppe Della Noce (1972-73) |
Casa di produzione | Rai |
Rete televisiva | Programma Nazionale (1972-1973), Rai Uno (1985) |
Il gioco dei mestieri fu un programma televisivo italiano di genere game show, ideato da Paolini e Silvestri, condotto da Luciano Rispoli e trasmesso in tre edizioni: la prima di otto puntate in onda a colori la domenica alle 12:30 sul Programma Nazionale, dal 9 gennaio al 27 febbraio 1972; la seconda di 13 puntate in bianco e nero dal 7 gennaio al 1º aprile 1973, e la terza proposta il sabato su Rai Uno alle 18:40, dal 10 novembre 1984 al 9 febbraio 1985.
Il programma
[modifica | modifica wikitesto]La formula del programma, nella prima edizione diretto da Carlo Quartucci[1] e trasmesso da Torino, ricalca le regole del Gioco dell'oca: lungo una pista di 18 caselle, i concorrenti gettano, tramite i rispettivi consorti, un grosso dado di legno e avanzano rispondendo a domande riguardanti il loro mestiere. Vince mezzo milione di lire chi percorre per primo la pista e arriva alla diciottesima casella, mentre attorno i colleghi di lavoro fanno il tifo. Il secondo classificato vince cinquecentomila lire meno venticinquemila lire per ogni casella di distanza dal traguardo. Durante lo spettacolo, i concorrenti sono sollecitati a parlare del loro lavoro e dei loro problemi. La prima puntata riguarda il mestiere del muratore, mentre nelle successive vengono coinvolti pescatori, baristi, sarte, agricoltori, pettinatrici, meccanici e fornai.[2]
Il successo induce Rispoli, Paolini e Silvestri a varare l'anno successivo, dal 7 gennaio al 1º aprile, la seconda edizione da 13 puntate, diretta da Alda Dada Grimaldi, sempre dagli studi di Via Verdi.[3][4]
Nella stagione televisiva 1984-85 il programma verrà poi riproposto da Mario Brutti, Emma Paolini e dallo stesso conduttore Rispoli in 18 puntate trasmesse il sabato alle 18:40 in diretta da Torino su Rai Uno, con la regia di Claudia Caldera, e Patricia Pilchard a condurre i giochi telefonici a premi con i telespettatori.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Varietà 1971 - 1972, su Rai Teche. URL consultato il 24 dicembre 2022.
- ^ ERI - Edizioni RAI Radiotelevisione Italiana, Radiocorriere 1972 09, 26 febbraio 1972. URL consultato il 26 dicembre 2022.
- ^ ERI - Edizioni RAI Radiotelevisione Italiana, Radiocorriere 1973 14, 31 marzo 1973. URL consultato il 26 dicembre 2022.
- ^ Varietà 1972 - 1973, su Rai Teche. URL consultato il 24 dicembre 2022.
- ^ Varietà 1984 - 1985, su Rai Teche. URL consultato il 27 dicembre 2022.