Il figlio adottivo | |
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Titolo originale | Nobody's Kid |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1921 |
Dati tecnici | B/N film muto |
Genere | commedia |
Regia | Howard C. Hickman |
Soggetto | Kate Langley Bosher (romanzo) |
Sceneggiatura | Catherine Carr |
Casa di produzione | Robertson-Cole Pictures Corporation |
Distribuzione in italiano | Vitagraph |
Fotografia | Robert Newhard |
Interpreti e personaggi | |
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Il figlio adottivo (Nobody's Kid) è un film muto del 1921 diretto da Howard C. Hickman. Prodotto e distribuito dalla Robertson-Cole Pictures, aveva come interpreti Mae Marsh, Kathleen Kirkham, Anne Schaefer, Maxine Elliott Hicks, John Steppling e Paul Willis.
La sceneggiatura di Catherine Carr si basa su Mary Cary, Frequently Martha, romanzo di Kate Langley Bosher pubblicato a New York nel 1910[1].
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Rimasta orfana dopo la morte dei genitori, Mary Cary non viene riconosciuta dal nonno, a causa della ostilità che l'uomo aveva dimostrato per il matrimonio del figlio con una donna di ceto sociale inferiore. Finita in orfanotrofio, Mary è oggetto di maltrattamenti e umiliazioni. Scopre che il nonno è un noto giudice e che suo padre era un aristocratico britannico. Dopo essere riuscita ad inviare una lettera a uno zio, viene alla fine salvata da quel posto terribile.[1]
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Il film fu prodotto dalla Robertson-Cole Pictures Corporation. Il 10 aprile 1920, la rivista Camera riportava che R. B. Kidd aveva in lavorazione il film ai Brunton Studios di Hollywood un film che doveva chiamarsi Mary Cary. La pellicola uscì poi un anno più tardi con il titolo Nobody's Kid[1].
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Il copyright del film, richiesto dalla Robertson-Cole Pictures, fu registrato il 17 aprile 1921 con il numero LP16463[1][2]. Distribuito dalla Robertson-Cole Distributing Corporation, uscì nelle sale cinematografiche statunitensi il 17 aprile 1921 con il titolo originale Nobody's Kid. Il 24 luglio 1925, fu distribuito in Portogallo come A Enjeitada. In Italia, dove fu distribuito dalla Vitagraph con il titolo Il figlio adottivo, il film ottenne il visto di censura numero 18417, rilasciato il 23 giugno 1923[3].
Copia della pellicola viene conservata negli archivi della Library of Congress di Washington. Il film, dal punto di vista narrativo, è completo, ma ne è stata fatta una versione abbreviata[2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d AFI
- ^ a b Library of Congress
- ^ Italia taglia
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Il figlio adottivo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Il figlio adottivo, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Il figlio adottivo, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Il figlio adottivo, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
- (EN) Il figlio adottivo, su Silent Era.