Il bersagliere ha cento penne è un canto di guerra, rielaborazione partigiana di un canto degli alpini risalente alla prima guerra mondiale. Quello di adattare canzoni militari, in particolare alpine, trasformandole in canti partigiani è stato un fenomeno molto diffuso. Ed anche in questo caso un motivo di matrice alpina ebbe nuova vita nel 1944 tra i partigiani che operavano sulle montagne liguri e si diffuse in tutte le regioni teatro della Resistenza. Conosciuta anche come Il partigiano è nota nella versione cantata da Mario De Micheli.[1]
Interpretazioni
[modifica | modifica wikitesto]- I Gufi nell'album I Gufi cantano due secoli di Resistenza (1965)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Pietà l'è morta - Canti della Resistenza italiana, I dischi del sole.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- T. Romano e G. Solza, Canti della Resistenza italiana, Collana del Gallo Grande, Edizioni Avanti!, Milano, 1960
- A. V. Savona e M. L. Straniero, Canti della resistenza italiana, Milano, 1985