Lo Iatromante[1] è una parola greca il cui significato letterale è più semplicemente reso "veggente medico" o "uomo di medicina". Lo iatromante, una forma di sciamano greco, è collegato ad altre figure semimitiche come Abaris, Aristea, Epimenide, e Hermotimus.[2] Nel periodo classico, Eschilo usava il termine per riferirsi ad Apollo[3] e ad Asclepio, figlio di Apollo.[4]
Secondo Peter Kingsley, le figure degli iatromanti appartenevano a una più ampia tradizione sciamanica greca e asiatica con origini in Asia centrale.[5] La principale pratica estatica e meditativa di questi profeti-guaritori era l'incubazione (ἐγκοίμησις, enkoimesis). Più che una semplice tecnica medica, l'incubazione avrebbe consentito a un essere umano di sperimentare un quarto stato di coscienza diverso dal sonno, dal sogno o dal risveglio normale: uno stato che Kingsley descrive come "coscienza stessa" e paragona al Turīya o Samādhi dell'India delle tradizioni yogiche. Kingsley identifica il filosofo presocratico greco Parmenide come iatromante. Questa identificazione è stata descritta dall'accademico di Oxford Mitchell Miller come "affascinante" ma anche come "molto difficile da valutare come pretesa di verità".[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Lingua greca antica: ἰατρόμαντις da ἰατρός, iatros "guaritore" e μάντις, mantis "veggente".
- ^ Georg Luck, Arcana Mundi: Magic and the Occult in the Greek and Roman Worlds: A Collection of Ancient Texts, The Johns Hopkins University Press, 2006, pp. 500, ISBN 0-8018-8346-6.
- ^ Aeschylus, Eumenides l. 62.
- ^ Aeschylus, Suppliant Women l. 263.
- ^ Peter Kingsley, In the Dark Places of Wisdom, The Golden Sufi Center, 1999, p. 255, ISBN 1-890350-01-X.
- ^ Mitchell, Miller, "The Proem of Parmenides" in Sedley, David (ed.), Oxford Studies in Ancient Philosophy, Volume 30 (Oxford University Press, 2006), p. 15, note 24.