I cannoni tuonano ancora | |
---|---|
Titolo originale | I cannoni tuonano ancora |
Paese di produzione | Italia, Stati Uniti d'America |
Anno | 1974 |
Durata | 95 minuti |
Dati tecnici | Technicolor, schermo Cinescope |
Genere | drammatico, guerra |
Regia | Sergio Colasanti, Joseph Lerner |
Soggetto | Fabrizio Gianni |
Sceneggiatura | Fabrizio Gianni |
Produttore | Igino Bianchi, Joseph Lerner, A. Norman Leigh |
Produttore esecutivo | Alexander Hakonen |
Casa di produzione | Filmar Compagnia Cinematografica, Cineproduzioni Associate (Roma), Gemini Pictures International (New York) |
Distribuzione in italiano | I.N.D.I.E.F. |
Fotografia | Giuseppe Aquari |
Montaggio | Geraldine Ogus (non accreditata) |
Musiche | Gianni Ferrio |
Scenografia | Emilio Zago |
Interpreti e personaggi | |
| |
Doppiatori italiani | |
|
I cannoni tuonano ancora è un film del 1974, diretto da Sergio Colasanti e da Joseph Lerner.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]In Francia, nel 1944, durante un bombardamento un sergente, un caporale e tre soldati statunitensi rimangono imprigionati in una caverna. Per uscire, iniziano a scavare ma finiscono in una grotta sotterranea dove, sorvegliati dai militari tedeschi, è custodito il tesoro nascosto di Hermann Göring. Uccisi i militari, rimangono con loro un anziano professore e un ragazzo quindicenne. Riprendono a scavare, ma uno di loro, Slater, alla vista di quelle ricchezze mostra segnali di voler rimanere in quel luogo e tenta di convincere gli altri di fare altrettanto. Scoperto un proiettore e alcuni filmati osceni, inizia a organizzare feste ma tra di loro sorgono conflitti interiori continui. Quando, terminato di scavare il tunnel, aprono un varco per uscire, ricominciano i bombardamenti aerei e Slater cerca di far crollare le impalcature del tunnel per non farli andare via, ma Gerfy, sacrificando la propria vita, fa uscire all'aperto i soldati, il professore e il ragazzo. Slater, rimasto da solo dentro la grotta, ormai completamente folle, sostiene di poter andare avanti da solo, senza donne ma possedendo le più grandi ricchezze del mondo. Fuori, però, il bombardamento prosegue incessante.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Il film fu l'ultimo ad essere stato girato nei Cosmopolitan Studios (di proprietà di Carlo Ponti) a Tirrenia tra il 1969 e il 1970, con il titolo provvisorio Le tenebre del giorno ma venne presentato soltanto quattro anni più tardi in due versioni, una con i titoli italiani e un'altra con i titoli anglofoni, dove gli attori, tranne Robert Woods e Zack Norman, avevano i nomi americanizzati in Michael De Luca, Martin Priest, Allan Burns e Marc Fell. Il direttore di produzione è Gino Rossi.
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Il film ottenne il visto di censura n. 64.913 l'11 agosto del 1974 con una lunghezza di 2.590 metri, con il divieto ai minori di 18 anni "in considerazione dell'atmosfera e delle situazioni morbose, presenti soprattutto nella seconda parte del film"[1]. Ebbe la prima proiezione pubblica il 22 ottobre del 1974, ma venne distribuito in poche sale soltanto nell'estate del 1975. Venne proiettato anche negli Stati Uniti, con il titolo And the bombs keep falling.
L'8 ottobre del 2009 il divieto ai minori di 18 anni decadde e il film venne dichiarato visibile per tutti. È stato trasmesso in prima assoluta televisiva il 3 marzo del 2021 sul canale di Mediaset Cine34.
Colonna sonora
[modifica | modifica wikitesto]Nella colonna sonora del film sono presenti le canzoni No Way Out e Go Away Baby, composte da Gianni Ferrio e Geraldine Ogus e cantate da Jula de Palma.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ I cannoni tuonano ancora – Documento originale del visto di censura (PDF), su italiataglia.it. URL consultato il 3 marzo 2021.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) I cannoni tuonano ancora, su IMDb, IMDb.com.
- I cannoni tuonano ancora, in Archivio del cinema italiano, ANICA.
- I cannoni tuonano ancora, su Rivista del Cinematografo.