Fantasma nero | |
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Esemplari maschili (in alto) e femminile (in basso) | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Characiformes |
Sottordine | Characoidei |
Famiglia | Characidae |
Sottofamiglia | Incertae sedis |
Genere | Hyphessobrycon |
Specie | H. megalopterus |
Nomenclatura binomiale | |
Hyphessobrycon megalopterus (Eigenmann, 1915) |
Hyphessobrycon megalopterus, conosciuto comunemente come fantasma nero o tetra fantasma nero, è un piccolo pesce d'acqua dolce appartenente alla famiglia Characidae[2].
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è diffusa in Sudamerica, nei bacini idrografici dei fiumi Paraguay e Guaporé.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Presenta un aspetto tipico degli Hyphessobrycon, con corpo molto compresso ai fianchi, dal profilo romboidale, con testa a punta, profili dorsale e ventrale molto accentuati e peduncolo caudale stretto e corto. La livrea presenta un dimorfismo sessuale accentuato: i maschi hanno un colore di fondo scuro ma semitrasparente, che varia dal grigio fumo al nero velluto, con sacco ventrale più chiaro, dai riflessi argentei; poco dopo l'opercolo branchiale compare una "virgola" nera, orlata di azzurro argenteo. Le pinne sono nero velluto, con aree più o meno trasparenti, molto sviluppate. Le femmine presentano un colore di fondo più chiaro, variabile dal rosagrigio al grigio fumo, più o meno trasparente. La tipica virgola nera è sempre presente, ben visibile, mentre le pinne sono grigio-trasparenti, meno ampie di quelle dei maschi.
Raggiunge una lunghezza massima di 3,5 cm.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Come negli altri Hyphessobrycon: le uova sono deposte sul fondo; non vi sono cure parentali.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Il tetra fantasma nero si nutre di piccoli crostacei, insetti e vermi (anellidi).
Acquariofilia
[modifica | modifica wikitesto]Tra i Tetra più conosciuti e allevati in commercio.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Reis, R & Lima, F, Hyphessobrycon megalopterus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ FishBase: scheda H. megalopterus, su fishbase.org. URL consultato il 24 febbraio 2014.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Hyphessobrycon megalopterus
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