Hotel de Russie | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Località | Roma |
Indirizzo | Via del Babuino 9 |
Informazioni generali | |
Condizioni | in uso |
Uso | albergo |
Realizzazione | |
Architetto | Giuseppe Valadier |
Committente | Francesco Lucernari |
Palazzo Lucernari è un edificio costruito da Giuseppe Valadier a Roma in Via del Babuino in uso come albergo con il nome di Hotel de Russie.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il palazzo venne edificato non lungi da Piazza del Popolo al principio della Via del Babuino su terreni[1] concessi dalla Camera Apostolica ai Torlonia (e a Giuseppe Valenti) a condizione che vi facessero edificare a loro spese da Valadier[2] che realizzò il corpo dell’edificio sulla via del Babuino tra il 1816 e il 1825 circa, quando Francesco Lucernari fa demolire alcuni vecchi edifici per edificare il palazzo[3]. Alle facciate vi aveva lavorato nel secondo decennio del XIX secolo Pietro Paoletti, con affreschi poi andati perduti.
Il pittore inglese William Turner aveva dipinto l’edificio quando era ancora in costruzione e poi venne adibito ad uso di hotel con il nome di Hotel de Russie e des Isles Britannique[4] come era ancora conosciuto nel catasto del 1855. Alla fine dello stesso secolo l’hotel era già noto come Hotel de Russie, molto apprezzato anche dalla stessa clientela russa e da quella europea in generale, e la fama fu mantenuta per tutto il primo trentennio del secolo successivo. Tra il 1870 e il 1872 venne sopraelevato di due piani da Carlo Nicola Carnevali.
Durante la seconda guerra mondiale l'albergo fu richiesto dai Servizi Informativi Militari, poi fu acquistato da Romolo Vaselli e tenuto quindi in affitto dalla RAI come sede degli uffici e studi destinati alle trasmissioni radiofoniche fino al 1993[5], per essere poi rilevato dal Trust alberghiero Rocco Forte Hotels che lo ha interamente ristrutturato ad uso alberghiero, riprendendo il nome di Hotel de Russie, riuscendo a recuperare nel cortile, durante i lavori, un giardino “segreto” disegnato dallo stesso Valadier, costituito da un sistema di gradinate e salti di quota che si estende fino al rilievo del Pincio[6]. Il 17/3/1891 vi moriva Napoleone Giuseppe Carlo Paolo Bonaparte.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Nell'area nota in passato come "Borghetto dei pidocchi", Giada Lepri, Il Tridente romano attraverso i Libri delle Case, dal XVI al XVIII secolo
- ^ Giuseppe Valadier, Dizionario biografico degli italiani
- ^ Giada Lepri, Il Tridente romano attraverso i Libri delle Case, dal XVI al XVIII secolo, p.176
- ^ in The Most Famous Hotels in the World, 2023
- ^ Enrico Bruschini e Alba Amoia, Stendhal's "Promenades dans Rome": An Archaeological and Historical Perspective, Nineteenth-Century French Studies, Vol. 26, No. 1/2 (Fall—Winter 1997-1998), pp. 24-51, p.50, n.10
- ^ Paola Dezza, Rinasce il giardino di Giuseppe Valadier in Il Sole24ore, 2 giugno 2020; Antonia Matarrese, Lo splendore del giardino dell'Hotel de Russie a Roma, Harper’s Bazar, 04/07/2020
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Cesare Sarrocchi , Grand Hotel de Russie et des Iles Britanniques, XIX secolo
- Elisa Debenedetti, Valadier e Napoleone: Diario architettonico, 1987 . In: Villes et territoire pendant la période napoléonienne (France et Italie). Actes du colloque de Rome (3-5 mai 1984) Rome : École Française de Rome, 1987. pp. 519-556. (Publications de l'École française de Rome, 96);