Hoplophorus | |
---|---|
Frammento di corazza di Hoplophorus | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Cingulata |
Famiglia | Chlamyphoridae |
Sottofamiglia | Glyptodontinae |
Genere | Hoplophorus |
Specie | H. euphractus |
L'oploforo (Hoplophorus euphractus) è un mammifero cingolato estinto, appartenente ai gliptodonti. Visse nel Pleistocene superiore (circa 100.000 - 10.000 anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Sudamerica.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Questo animale era di grandi dimensioni: misurava fino a 2,8 m di lunghezza, per un peso di una tonnellata, dovuto prevalentemente alla grande corazza ossea che ricopriva il corpo. Come in tutti i gliptodonti, questa corazza era formata da centinaia di osteodermi saldati fra loro, ed era assai poco mobile. Hoplophorus doveva essere assai simile ad altri gliptodonti come Neosclerocalyptus, ma a differenza di questo possedeva un carapace di forma più globosa, formato da placche rese rugose a causa della presenza di numerose perforazioni. La taglia di Hoplophorus, inoltre, era maggiore.
La coda era protetta grazie a una serie di anelli ossei e grazie a un "tubo" caudale terminale, costituito da numerosi osteodermi fusi insieme. Questo tubo si differenziava da quello presente in altri gliptodonti per la presenza di due paia di grosse placche laterali, ben separate e ornate di una grossa prominenza conica, vagamente simile a quella presente sulle placche caudali di Panochthus. A quest'ultimo, inoltre, Hoplophorus assomigliava anche per la presenza di una faccetta cuboide del navicolare allungata.
Classificazione
[modifica | modifica wikitesto]Hoplophorus euphractus venne descritto per la prima volta nel 1839 da Lund, sulla base di resti fossili ritrovati in Brasile in terreni del Pleistocene superiore. Fossili di Hoplophorus sono stati ritrovati negli stati brasiliani di Piauí e Minas Gerais. Per lungo tempo il genere Hoplophorus è stato confuso con altri generi di gliptodonti, come Neosclerocalyptus e lo stesso Glyptodon. Una ridescrizione più recente, tuttavia, ha messo in luce differenze notevoli con Neosclerocalyptus e alcune somiglianze con Panochthus. Hoplophorus è attualmente considerato un tipico membro dei gliptodonti, molto vicino al genere Panochthus (de Porpino et al., 2010).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Lund, P. W. 1839. Blik paa Brasiliens dyreverden för sidste jorgdomvaeltning. Anden afhandling: Pattedyrene (Lagoa Santa d. 16 de novbr. 1837). Det Kongelige Danske Videskabernes Selskabs Naturvidenskabelige og Mathematiske Afhandlinger, 8: 61–144.
- Ameghino, F. 1889. Contribución al conocimiento de los mamíferos fósiles de la República Argentina. Actas de la Academia Nacional de Ciências de Córdoba, 6: 1–1027.
- Lydekker, R. 1894. Contributions to a knowledge of the fossil vertebrate of Argentina. Part 2. Extinct Edentates of Argentina. Anales del Museo de La Plata, 3: 1–118.
- Paula Couto, C. 1947. Contribuição para o estudo de Hoplophorus euphractus Lund, 1839. Summa Brasiliensis Geologiae, 1: 1–14.
- Hoffstetter, R. 1964. Les Glyptodontes du Pléistocene de Tarija (Bolivie). I. Genres Hoplophorus et Panochthus. Bulletin de la Societé Geologique de France, 7: 126–133.
- Zurita, A. E., Scillato-Yané, G. J. and Mones, A. 2007. Aspectos nomenclaturales de la Familia Glyptodontidae (Mammalia, Xenarthra): el caso de Sclerocalyptus Ameghino, Hoplophorus Lund y la Tribu Sclerocalyptini. Ameghiniana, 44: 241–244.
- Kleberson de O. Porpino, Juan C. Fernicola & Lílian P. Bergqvist (2010). Revisiting the intertropical Brazilian species Hoplophorus euphractus (Cingulata, Glyptodontoidea) and the phylogenetic affinities of Hoplophorus. Journal of Vertebrate Paleontology, 30:3, 911-927, DOI: 10.1080/02724631003765735.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Hoplophorus
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Hoplophorus, su Fossilworks.org.