Hiratsuka Tamehiro[1] (平塚 為広?; 1544? – 21 ottobre 1600) fu un daimyō giapponese del periodo Sengoku, servitore di Toyotomi Hideyoshi.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Servitore di Toyotomi Hideyoshi, Tamehiro partecipò alla battaglia di Komaki e Nagakute e all'assedio di Odawara, dove mise in mostra le sue abilità di comando. Per questo Hideyoshi lo ricompensò con il feudo di Tarui nella provincia di Mino[2].
Nel 1598, dopo la morte di Hideyoshi, accudì Toyotomi Hideyori e si schierò con Ishida Mitsunari durante la campagna di Sekigahara. I suoi 360 soldati si unirono a quelli di Toda Shigemasa nel centro del campo di battaglia, ed erano sotto il diretto comando di Ōtani Yoshitsugu. Dopo furenti scontri con l'armata orientale, durante i quali riuscirono a bloccare gli assalti dell'esercito Tokugawa, Tamehiro venne sbaragliato e ucciso dall'attacco a tradimento degli uomini di Kobayakawa Hideaki[3]. Poco prima della morte ebbe uno scambiò di poesie con Yoshitsugu. Anche il figlio Shobei rimase ucciso nella battaglia.
Suo fratello minore Hisanori venne catturato e in seguito perdonato da Ieyasu. Raichō Hiratsuka, discendente di Tamehiro, nel 1940 eresse un monumento nel luogo in cui venne ucciso.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Per i biografati giapponesi nati prima del periodo Meiji si usano le convenzioni classiche dell'onomastica giapponese, secondo cui il cognome precede il nome. "Hiratsuka" è il cognome.
- ^ (EN) Edmond Papinot, Historical and geographical dictionary of Japan, F. Ungar Pub. Co., 1964, p. 159.
- ^ (EN) Anthony J. Bryant, Sekigahara 1600, the final struggle, Osprey Publishing Ltd, 1995, p. 75, ISBN 1855323958.