Pappagallo alindaco | |
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Hapalopsittaca fuertesi | |
Stato di conservazione | |
Critico[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Aves |
Ordine | Psittaciformes |
Famiglia | Psittacidae |
Sottofamiglia | Arinae |
Genere | Hapalopsittaca |
Specie | H. fuertesi |
Nomenclatura binomiale | |
Hapalopsittaca fuertesi (Chapman, 1912) |
Il pappagallo alindaco (Hapalopsittaca fuertesi Chapman, 1912) è un uccello della famiglia degli Psittacidi. Rarissimo, è endemico delle pendici di un vulcano sulle Ande colombiane[2]. Visto l'ultima volta nel 1911 dal personale dell'American Museum of Natural History che si occupava di procurare esemplari, il pappagallo alindaco non fu mai fotografato, fino al 28 luglio 2002. A quella data, i ricercatori Jorge Velasquez e Alonso Quevedo rimasero attoniti nel vedere uno stormo di quattordici di questi uccelli dalle lunghe zampe scendere a spirale dagli alberi per posarsi al suolo vicino a loro. Essi presero appunti, scattarono fotografie e girarono filmati per documentare la loro notevole scoperta[3]. Conosciuto localmente come loro multicolor, il pappagallo alindaco è verde, con ali di color indaco, spalle rosse, sommo della testa blu e una macchia di color castagna alla base del becco, di un avorio pallido[3]. Non essendo stato visto da molto tempo, questo pappagallo era considerato estinto. Una regola empirica, non necessariamente valida, è quella di considerare estinta una specie se non è stata vista da cinquant'anni, ma questa norma non tiene conto delle inaccessibili foreste coperte di nuvole della Colombia.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Hapalopsittaca fuertesi, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ BirdLife Species Factsheet
- ^ a b Richard Ellis, No Turning Back: The Life and Death of Animal Species, New York, Harper Perennial, 2004, p. 171, ISBN =0-06-055804-0.
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