HD 62902 | |
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Classificazione | gigante arancione |
Classe spettrale | K5III C ~ |
Distanza dal Sole | 238 anni luce |
Costellazione | Unicorno |
Redshift | -32,50 ± 2,00 |
Coordinate | |
(all'epoca J2000.0) | |
Ascensione retta | 07h 46m 02,1902s |
Declinazione | -06° 46′ 21,039″ |
Lat. galattica | +08,9043° |
Long. galattica | 225,3118° |
Dati fisici | |
Raggio medio | 13,49 R⊙ |
Massa | 0,99 M⊙
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Acceleraz. di gravità in superficie | 2,18 logg |
Temperatura superficiale |
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Dati osservativi | |
Magnitudine app. | 5,51 |
Magnitudine ass. | 1,19 |
Parallasse | 13,68 ± 0,92 mas |
Moto proprio | AR: 48,91 ± 1,05 mas/anno Dec: -93,07 ± 0,62 mas/anno |
Velocità radiale | -32,5 ± 2 km/s |
Nomenclature alternative | |
HD 62902 è una stella gigante arancione di magnitudine 5,51 situata nella costellazione dell'Unicorno. Dista 238 anni luce dal sistema solare.
Osservazione
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste australe, ma molto in prossimità dell'equatore celeste; ciò comporta che possa essere osservata da tutte le regioni abitate della Terra senza alcuna difficoltà e che sia invisibile soltanto molto oltre il circolo polare artico. Nell'emisfero sud invece appare circumpolare solo nelle aree più interne del continente antartico. La sua magnitudine pari a 5,5 fa sì che possa essere scorta solo con un cielo sufficientemente libero dagli effetti dell'inquinamento luminoso.
Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra dicembre e maggio; da entrambi gli emisferi il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso, grazie alla posizione della stella non lontana dall'equatore celeste.
Caratteristiche fisiche
[modifica | modifica wikitesto]La stella è una gigante arancione; possiede una magnitudine assoluta di 1,19 e la sua velocità radiale positiva indica che la stella si sta allontanando dal sistema solare.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Dati della stella dall'archivio Simbad, su simbad.u-strasbg.fr.