Guglielmo II di Agen patriarca della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti |
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Consacrato vescovo | 1247 circa da papa Innocenzo IV |
Elevato patriarca | 9 dicembre 1262 |
Deceduto | 21 aprile 1270 |
Guglielmo II di Agen o d'Agen (Guillaume d'Agen[1][2]; ... – 21 aprile 1270) è stato patriarca latino di Gerusalemme dal 1262 fino alla sua morte nel 1270.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Fu nominato vescovo di Agen l'8 aprile 1247.[1][2] Fu consacrato vescovo da papa Innocenzo IV.[1]
Patriarcato di Gerusalemme
[modifica | modifica wikitesto]Il 9 dicembre 1262 fu nominato patriarca di Gerusalemme[1][2] titolare.[1] Succedette a Jacques Pantaleón de Court-Palais, nominato papa[2] e che a sua volta lo nominò per la sede gerosolomitana.[3] L'incarico papale riguardava sia la cura spirituale sia la cura temporale, con il mandato del recupero delle rendite della Chiesa locale.[3] Arrivò nella sede di San Giovanni d'Acri il 25 settembre 1263.[3]
Missione diplomatica
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1263 fu incaricato, tramite la bolla papale Exultavit cor nostrum di Urbano IV, di indagare sulla legittimità di un supposto ambasciatore dell'Impero mongolo, Giovanni l'Ungherese. Al cospetto di Urbano IV non presentò le sue credenziali, bensì una lettera scritta da Hulagu Khan il 10 aprile 262 a Maragheh, data dell'Anno del Cane. Aveva ordine di consegnarla al re Luigi IX di Francia. Secondo lo storico Jean Richard, la sua redazione «aveva segni dell'intervento di uno scriba occidentale, probabilmente un notaio latino dell'Ilkhan, un tale Ricardo». La lettera seguiva gli schemi tipici delle comunicazioni in mongolo; faceva riferimento anche a doni ricevuti dall'ambasciatore Andrew di Longjumeau, e spiegava che i mongoli credevano che il capo del popolo cristiano fosse il papa, finché «avevano comprovato qual era il vero potere tra i francesi». La lettera descriveva campagne precedenti dei mongoli contro gli Assassini, e suggeriva un'alleanza tra mongoli e cristiani contro il nemico comune, i mamelucchi dell'Egitto. Il documento esprimeva anche il desiderio di Hulagu che Gerusalemme tornasse in mani cristiane. Il re Luigi inviò Giovanni, insieme a una lettera del papa Urbano, che probabilmente arrivò a Maragha alla fine del 1262.
Ultimi anni e morte
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1267 si recò a Cipro per incoronare il 25 dicembre il re Ugo III di Lusignano.[3] Rimase in carica fino alla morte, avvenuta il 21 aprile 1270.[2][3]
Genealogia episcopale
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Papa Innocenzo IV
- Patriarca Guglielmo II
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Padri Benedettini della Congregazione di S.Mauro in Francia, L'Arte di verificare le date dei fatti storici delle inscrizioni delle cronache e di altri antichi monumenti dal principio dell'era cristiana fino all'anno 1770, traduzione di Giuseppe Pontini di Quero, vol. 2, Venezia, Tipografia Gatti, pp. 402-403.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Guglielmo II di Agen, in Catholic Hierarchy.
- (EN) Patriarch Guillaume d'Agen, su gcatholic.org. URL consultato il 7 dicembre 2020.