In astronomia si definisce anno platonico o grande anno o anno perfetto il tempo impiegato dall'asse terrestre per compiere un giro completo a seguito del movimento di precessione degli equinozi: tale tempo ha una durata di circa 25 772 anni.[1]
Infatti, al pari della trottola che girando su se stessa è soggetta a un movimento rotatorio del suo asse, anche la Terra è soggetta a un movimento di rotazione dell'asse terrestre attorno alla perpendicolare all'eclittica che va sotto il nome di precessione degli equinozi.
Origine del nome
[modifica | modifica wikitesto]Al grande anno, basato sul ciclo di precessione, è stato attribuito il nome del filosofo greco Platone. Quest'ultimo, nel suo dialogo Timeo, aveva già definito l'«anno Perfetto» quello dopo il quale tutta la volta celeste torna uguale:[2] tornano uguali il giorno e la notte, gli anni solari e lunari e il movimento dei pianeti.
Platone tuttavia non aveva dato indicazioni sulla sua durata, non disponendo di conoscenze riguardanti il movimento rotatorio dell'asse terrestre. Il suo anno platonico, così come da lui definito, fu stimato approssimativamente da Macrobio in 15 000 anni solari.
La precessione degli equinozi venne scoperta da Ipparco di Nicea solo nel II secolo a.C., circa 200 anni dopo Platone. Da allora l'anno "platonico" designa l'intera durata di questo ciclo astronomico.
Spostamento dei poli celesti
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Hohenkerk, C.Y., Yallop, B.D., Smith, C.A., & Sinclair, A.T. Celestial Reference Systems, in: Seidelmann, P.K. (ed.), Explanatory Supplement to the Astronomical Almanac. Sausalito: University Science Books, 1992. p. 99.
- ^ ANNO in "Enciclopedia Italiana", su treccani.it. URL consultato il 29 maggio 2021.
- ^ (EN) J. Vondrák, N. Capitaine e P. Wallace, New precession expressions, valid for long time intervals, in Astronomy & Astrophysics, vol. 534, 1º ottobre 2011, pp. A22, DOI:10.1051/0004-6361/201117274, ISSN 0004-6361 .