Questo tipo di studio quantistico è tipico di un fascio di particelle quantistiche che viaggiano nella direzione positiva dell'asse x: per le particelle sono libere, per sono sottoposte ad un potenziale costante . Nella meccanica classica le particelle che arrivano alla barriera di potenziale con superano il gradino di potenziale e proseguono con energia minore e quindi con velocità minore; per le particelle classiche rimbalzano e riprendono il moto nella direzione opposta. Vedremo che in meccanica quantistica per si ha una probabilità non nulla che le particelle si trovino oltre la barriera, mentre, per ci possono essere particelle che rimbalzano sulla barriera.
poiché il potenziale divide la regione in due zone (vedi figura): la prima per , la seconda , il problema va trattato in ognuna delle due zone separatamente e le soluzioni vanno poi raccordate in corrispondenza del punto di separazione .
Dobbiamo cercare soluzioni che siano appartenenti a e imporre inoltre che siano continue con derivata prima continua nel punto di discontinuità . Bisogna subito chiarire che non esistono soluzioni per , mentre si possono presentare i due casi: ed .
Consideriamo il caso . Riscriviamo le equazioni:
dove e . Queste equazioni hanno soluzione generale in termini di esponenziale complesso date da:
con A, B, C, D coefficienti reali arbitrari da determinarsi imponendo le condizioni al contorno. Nel caso , si deve porre poiché fisicamente non vi può essere onda di ritorno. Queste funzioni d'onda corrispondono al moto di un fascio di particelle incidenti. Ricordiamo che la densità di corrente di probabilità, associata a una funzione d'onda è definita come:
Dunque, indicando con il flusso di particelle incidenti, che si muovono lungo l'asse x con velocità , l'onda piana incidente, per , è quella con l'esponenziale positivo:
Quindi, si deve porre , in modo da considerare il flusso unitario di particelle incidenti. Le nostre soluzioni sono:
Le costanti B e C sono fissati dalla condizione di continuità della funzione d'onda e della sua derivata prima in ;
La
è dovuta al raccordo delle funzioni d'onda in e la
esprime la continuità delle derivate prime della funzione d'onda.
Ricaviamo B e C:
Classicamente il fascio di particelle incidenti attraverserebbe il gradino di potenziale, subendo un'attenuazione della quantità di moto, invece nel caso quantistico si ha una componente riflessa:
cioè un flusso di particelle riflesse con la stessa velocità, in modulo, del flusso incidente . Ricordando la definizione del coefficiente di riflessione, R, definito come modulo del rapporto tra e , risulta:
Una parte del flusso incidente viene riflesso, ma una parte viene trasmessa oltre il gradino di potenziale:
Ricordando la definizione di coefficiente di trasmissione, T, definito
come modulo del rapporto tra e , otteniamo:
dove vale sempre la relazione .
Consideriamo ora il caso , per cui è un numero
immaginario che riscriviamo nella forma
La soluzione dell'equazione di Schrödinger nel caso diventa:
infatti l'esponenziale positivo non converge all'infinito. Valgono in tal caso tutti i risultati visti sopra con la sostituzione di :
In particolare, i coefficienti di riflessione e trasmissione diventano:
essendo .
Si ha come nel caso classico riflessione totale, come c'era da
aspettarsi, poiché l'energia è molto minore del potenziale. Tuttavia, si ha una probabilità non nulla che il fascio di particelle
attraversi la barriera: questo effetto è chiamato effetto tunnel (si veda anche il caso della barriera di potenziale).