Gonario è un nome proprio di persona italiano maschile[1][2].
Varianti
[modifica | modifica wikitesto]Origine e diffusione
[modifica | modifica wikitesto]Nome di scarsissima diffusione, tipico della Sardegna e in particolare della provincia di Nuoro[1][2]. È la continuazione di un nome medievale, portato da diverse personalità dei giudicati di Torres e Arborea e attestato in forme quali Gonario e Gunnari. La sua etimologia è dubbia[1]; potrebbe avere origini lusitane[2], oppure essere correlato al nome scandinavo Gunnar[3]; l'ipotesi che lo ricondurrebbe al greco bizantino gunnarios ("mercante di pellicce") è, invece, poco convincente[1].
In parte può anche riflettere il culto per la Nostra Signora di Gonare, un titolo con cui la Madonna è venerata presso Orani e Sarule, sul monte Gonare[1] (il quale prende il nome da Gonario II di Torres).
Onomastico
[modifica | modifica wikitesto]Il nome è portato dal beato Gonario II di Torres, ricordato il giorno 19 luglio.
Persone
[modifica | modifica wikitesto]- Gonario II di Torres, giudice del Giudicato di Torres
- Gonario Nieddu, politico italiano
- Gonario Pinna, avvocato, saggista e scrittore italiano
Variante Gonnario
[modifica | modifica wikitesto]- Gonnario Comita de Lacon-Gunale, giudice del Regno di Arborea
- Gonnario II de Lacon-Serra, giudice del Regno di Arborea
Il nome nelle arti
[modifica | modifica wikitesto]- Gonario è il nome del protagonista della favola Lo Spaventapasseri, parte della raccolta Favole al telefono di Gianni Rodari.
- Gonnario è il nome del protagonista della canzone Albarabbere di Giuseppe Masia.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Emidio De Felice, Nomi d'Italia, vol. 2, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1978.
- Enzo La Stella T., Santi e fanti - Dizionario dei nomi di persona, Roma, Zanichelli, 2009, ISBN 978-88-08-06345-8.
- Massimo Rassu, La geometria del tempio: armonia e proporzione nelle chiese della Sardegna medioevale : contributo alla Storia dell'architettura, Edizioni Grafica del Parteolla, 2002, ISBN 88-88246-17-7.