Gobria (fl. VI secolo a.C.) è stato un nobile persiano, nonché uno dei cospiratori che favorirono l'ascesa al trono di Dario I di Persia[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Gobria, noto in persiano antico come Gaubaruva,[2] era il padre di un nobile persiano di nome Mardonio. Nel 522 a.C., approfittando dell'assenza del re Cambise II, che era impegnato in una spedizione in Egitto,[3] un mago di nome Gaumata si spacciò per Bardiya, fratello di Cambise e che lo stesso Cambise aveva fatto segretamente uccidere prima di partire per l'Egitto,[3] e si proclamò re di Persia.[4] Cambise, scoperta la cosa, cercò subito di tornare in Persia, ma morì in circostanze misteriose durante il viaggio.[3] Grazie a ciò, Gaumata poté mantenere il potere per sette mesi.[5] Tuttavia il suo comportamento ben presto cominciò a creare sospetti presso Otane, uno dei più importanti nobili persiani, il quale, scoperto con uno stratagemma che l'uomo al potere in realtà non era Bardiya ma un impostore,[6] radunò i più alti dignitari persiani, tra i quali c'era anche Gobria, e li mise al corrente della situazione:[7] questi credettero subito alle parole di Otane, ma ritenevano non fosse ancora il momento di intervenire contro l'impostore. Fu solo l'arrivo di Dario, all'epoca ufficiale negli Immortali persiani e a conoscenza anch'egli che il re era in realtà un impostore, ad indurli a sciogliere le riserve ed agire immediatamente:[8] Dario era infatti convinto che se avessero atteso ancora giorni, qualcuno li avrebbe denunciati e sarebbero stati giustiziati.[8] Gobria fu il primo a condividere il piano di Dario, ed ebbe il merito di convincere anche gli altri cospiratori.[9] Quello stesso giorno Dario, Gobria e gli altri cinque cospiratori si recarono alla reggia di Susa con l'obiettivo di uccidere l'usurpatore o morire nel tentativo.[10] Arrivati al palazzo, i congiurati, elusa la sorveglianza delle guardie, attaccarono in armi Gaumata e il fratello che lo sosteneva.[11] Nel corso dello scontro Gaumata corse a nascondersi nella sua camera, venendo inseguito dai soli Dario e Gobria: quest'ultimo si gettò addosso a Gaumata e tra i due iniziò un corpo a corpo, ma Dario rimase fermo in disparte poiché era buio e temeva di colpire Gobria.[11] Gobria, essendo in difficoltà, chiese a Dario perché non lo stesse aiutando, e quando Dario gliene spiegò la ragione, Gobria lo invitò a colpire ugualmente.[2] Dario obbedì e alla fine colpì Gaumata, uccidendolo.[11] Morto l'impostore, i congiurati si accordarono affinché fosse Dario a divenire re.[12]
L'ascesa al trono di Dario rappresentò anche la fortuna di Gobria: un accordo tra i congiurati prevedeva infatti che il re avrebbe potuto sposare solo donne che provenivano dalle famiglie dei congiurati,[13] e questo rafforzò in particolare i legami tra il re e lo stesso Gobria. Infatti, Dario sposò una figlia di Gobria,[2] mentre Gobria sposò la sorella di Dario.[2] Da quest'ultimo matrimonio sarebbe poi nato Mardonio,[2] generale persiano durante le due guerre persiane.[14]
La fiducia di Dario verso Gobria è testimoniata anche dal fatto che nel 521 a.C., quando alcune province, approfittando del clima di tensione che si era creato a seguito della vicenda del falso Bardiya, si ribellarono per sottrarsi al giogo persiano, Dario inviò proprio Gobria a fronteggiare la rivolta dell'Elam,[1] condotta dal re ribelle Atamaita.[15] Gobria riuscì a domare la ribellione, venendo come premio nominato satrapo dell'Elam,[1] ed Atamaita venne giustiziato personalmente da Dario.[15]
L'ultima notizia certa posseduta su Gobria è quella che attesta la sua partecipazione alla campagna di Dario contro gli sciti nel 514 a.C.[1]
Anche la data di morte di Gobria è incerta, anche se si sa con sicurezza che questa avvenne dopo il 498 a.C.: in quell'anno infatti alcuni testi amministrativi persiani pervenuti ai giorni nostri lo indicano come ancora in vita.[1][2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e Gobryas (conspirator), su livius.org. URL consultato il 7 febbraio 2017.
- ^ a b c d e f GOBRYAS, su iranicaonline.org. URL consultato il 7 febbraio 2017.
- ^ a b c CAMBISE, su treccani.it. URL consultato il 7 febbraio 2017.
- ^ Erodoto, III, 61.
- ^ Erodoto, III, 67.
- ^ Erodoto, III, 68,69.
- ^ Erodoto, III, 70.
- ^ a b Erodoto, III, 71.
- ^ Erodoto, III, 73.
- ^ Erodoto, III, 72.
- ^ a b c Erodoto, III, 78.
- ^ Erodoto, III, 86.
- ^ Erodoto, III, 84.
- ^ Mardònio, su treccani.it. URL consultato l'8 febbraio 2017.
- ^ a b Atamaita, su livius.org. URL consultato l'8 febbraio 2017.