Alvise I Mocenigo: Giustina da 40 soldi (1572) | |
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MEMOR ERO TVI*IVSTINA VIRGO, Santa Giustina di fronte, la spada infilata nel petto, che tiene palma e libro, *40* in esergo. | S•M•VENETVS ALOY•MOCE, San Marco Evangelista che consegna lo stendardo al Doge inginocchiato; *B*P* in esergo |
AR 8,28g; massaro Benetto Pisani. Battuta 1574 (o 1572 ?). |
Giustina è il nome di diverse monete d'argento, che furono fatte emettere dal doge Alvise I Mocenigo nel 1572 per il primo anniversario della battaglia di Lepanto, che era caduta il 7 ottobre dell'anno precedente, giorno di santa Giustina[1]. Al dritto mostrava il doge inginocchiato che riceve la bandiera da San Marco ed al rovescio l'immagine della Santa. Furono coniati diversi tagli tra cui da 40, 80, 124 e 160 soldi. La santa era raffigurata stante, di fronte, con il petto trafitto da un pugnale; nella mano destra un ramo di palma e nella sinistra un libro. In alcune emissioni un leone accovacciato in esergo.
- Giustina maggiore: era il nome usato per la moneta da 8 lire veneziane o 160 soldi. Fu coniata la prima volta sotto Nicolò Da Ponte con un decreto del 1678.[1] reca al rovescio la legenda MEMOR ERO TVI IVSTINA VIRGO[2]. Reca in esergo il valore (160). Pesava 36,3880 grammi con un titolo di 948‰. In un tariffario del 1786 è valutata 11 lire ed è anche detta ducatone.[1]
- Giustina minore, detta anche Giustina delle galere, era la moneta d'argento dal valore di 6 lire venete e 4 soldi (124 soldi) coniata sotto Pasquale Cicogna. Era detta anche "giustina delle galere" perché la santa era rappresentata tra due galere.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Edoardo Martinori, La moneta - Vocabolario generale, Roma, Istituto italiano di numismatica, MCMXV (1915).
- Giuseppe Castellani voce nell'Enciclopedia Treccani
- Niccolò Papadopoli, Le monete di Venezia, Venezia 1907