Giuseppe Meridda | |
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Nascita | Ozieri, 1913 |
Morte | La Muela, 25 dicembre 1938 |
Cause della morte | Ferite riportate in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Regno d'Italia |
Forza armata | Regio Esercito Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale |
Arma | Fanteria |
Corpo | Corpo Truppe Volontarie |
Reparto | Battaglione CC.NN. Arditi "Folgore" |
Anni di servizio | 1934-1938 |
Grado | Sottotenente |
Comandanti | Annibale Bergonzoli |
Guerre | Guerra di Spagna |
Battaglie | Battaglia di Catalogna |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | Scuola militare di Bassano del Grappa |
dati tratti da Combattenti Liberazione[1] | |
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Giuseppe Meridda (Ozieri, 1913 – La Muela, 25 dicembre 1938) è stato un militare italiano, decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra di Spagna.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque nel 1913, figlio di Francesco e Maddalena Sanna.[1] Dopo aver conseguito il diploma di ragioniere presso l'Istituto tecnico Lamarmora di Sassari, nel 1934 è ammesso a frequentare il corso per allievi ufficiali (bersaglieri) presso la Scuola militare di Bassano del Grappa.[1] Nominato sottotenente di complemento nel maggio 1935 è destinato a prestare servizio di prima nomina nel 9º Reggimento bersaglieri.[1] Lasciò il suo lavoro presso la filiale del Banco di Napoli di Nuoro, dove era stato assunto nel dicembre 1936, in seguito al richiamo in servizio militare per le esigenze legate alla guerra di Spagna.[1] Sbarcò a Cadice il 15 settembre 1937, per essere assegnato al battaglione d'assalto del 2º Reggimento fanteria "Osa l'inosabile" della 4ª Divisione fanteria "Littorio" allora al comando del generale Annibale Bergonzoli.[1] Decorato con una medaglia di bronzo al valor militare a Benafer nel corso del 1937, fu gravemente ferito in combattimento nella testa di ponte di Seros il 23 dicembre 1938, e si spense presso l'ospedale da campo n.225 due giorni dopo.[1] Per onorarne il coraggio fu decretata la concessione della medaglia d'oro al valor militare alla memoria. Una via di Ozieri e una di Sassari portano il suo nome.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Regio Decreto 16 novembre 1940.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
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Fonti
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Lucio Ceva, Spagne 1936-1939. Politica e guerra civile: Politica e guerra civile, Milano, Franco Angeli Editore, 2010.
- Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le Medaglie d'oro al Valor Militare volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 341.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Dante Fares, Diari di guerra, su Digilander Libero.
- Meridda, Giuseppe, su Combattenti Liberazione.