Giuditta | |
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Autore | August Riedel |
Data | 1840 |
Tecnica | olio su tela |
Dimensioni | 131×96 cm |
Ubicazione | Neue Pinakothek, Monaco di Baviera |
Giuditta (Judith) è un quadro dipinto a Roma nel 1840 dall'artista tedesco August Riedel. È esposto alla Neue Pinakothek di Monaco.[1][2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Riedel si era stabilito a Roma da più di otto anni quando dipinse questo quadro, che nel 1841 venne acquistato da Ludovico I di Baviera.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il quadro, un olio su tela di 131 centimetri di altezza e 96 centimetri di larghezza, è un ritratto a mezza figura che ritrae l'eroina biblica Giuditta con i tratti di Grazia, la figlia ventenne di un brigante di Sonnino (presumibilmente Maria Grazia Boni) che fece da modella per il pittore.[2][3]
Su uno sfondo grigio e avvolto dalla luce, la giovane dai capelli neri e dalla pelle chiara, in piedi, con il volto ruotato di tre quarti, volge il proprio sguardo verso la parte destra della tela.[2] Ella indossa una camicia bianca dalle maniche lunghe, larghe e gonfie, delle quali la destra è scivolata dalla spalla. La sua gonna è trattenuta da un'unica bretella aurea ornata di pietre preziose che sale in diagonale sulla spalla nuda. La gonna è ricoperta da un ricco tessuto di broccato decorato di fiori dorati e viola ed è trattenuta alla vita da una cintura fatta di tessuto bianco. La mano sinistra tiene saldamente davanti a sé una spada rivolta verso il basso e che senza dubbio è appoggiata al suolo. L'oro del pomo cesellato e il metallo scuro della guardia spiccano sul bianco della manica della camicia. Bisogna osservare bene il quadro per notare la testa capelluta di Oloferne, che in pratica è nascosta dietro la giovane, nella sua mano destra.[4]
Copie
[modifica | modifica wikitesto]Dall'opera di Riedel furono tratte alcune copie dipinte, delle riproduzioni litografiche e delle traduzioni in porcellana, per lo più nel secolo diciannovesimo.[5] Nel 1849 l'incisore britannico Albert Henry Payne, attivo a Lipsia, ne trasse un'incisione. Una copia venne dipinta dal pittore sloveno Mihael Stroj nel 1858 e attualmente fa parte delle collezioni della galleria nazionale della Slovenia.[5] Un'altra copia venne dipinta intorno al 1883 dal pittore rumeno Emanoil Panaiteanu Bardasare.[6]
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
La riproduzione litografica di Albert Henry Payne del 1849
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La copia di Mihael Stroj del 1858
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La copia di Emanoil Panaiteanu Bardasare del 1883
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (DE) Judith (M+) | DIE PINAKOTHEKEN, su web.archive.org, 9 aprile 2023. URL consultato il 5 gennaio 2025 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2023).
- ^ a b c (DE) Sammlung | Judith, su www.sammlung.pinakothek.de. URL consultato il 5 gennaio 2025.
- ^ (DE) Conversations-Lexicon Für Bildende Kunst, Romberg, 1850, p. 510. URL consultato il 5 gennaio 2025.
- ^ (EN) Richa Dwor, Jewish Feeling: Difference and Affect in Nineteenth-Century Jewish Women's Writing, Bloomsbury Publishing, 22 ottobre 2015, p. 169, ISBN 978-1-4725-8980-4. URL consultato il 5 gennaio 2025.
- ^ a b (SL) Mihael Stroj: Judita s Holofernovo glavo, kopija po Augustu Riedlu, 1858, su www.ng-slo.si. URL consultato il 5 gennaio 2025.
- ^ (RO) Licitația de Iarnă - Ediție Aniversară Artmark - 7 Ani #187/2015, su www.artmark.ro. URL consultato il 5 gennaio 2025.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla Giuditta