Girolamo Ortis (Vito d'Asio, 13 maggio 1773 – Padova, 29 marzo 1796) è stato il giovane italiano al quale Foscolo si ispirò nelle sue Ultime lettere di Jacopo Ortis[1].
Il suicidio
[modifica | modifica wikitesto]Girolamo Ortis si tolse la vita a Padova il 29 marzo 1796, poche settimane prima della laurea in medicina. Alloggiava presso il Collegio Pratense o dei Furlani, risalente all'epoca medievale (oggi sede di un comando militare), che, in ossequio alle volontà del vescovo Pileo da Prata che ne era stato il fondatore, ospitava studenti originari di Padova, Venezia, Treviso e del Friuli[2] (Girolamo era di Vito d'Asio). La morte avvenne durante la notte nella sua stanza: si inferse due pugnalate, una al petto, l'altra alla gola; rimangono ignote le motivazioni del gesto. Il corpo venne ritrovato al mattino. Girolamo fu sepolto nella cripta della vicina chiesa di San Lorenzo. Oggi la chiesa non esiste più, ma il luogo in cui si trovava è facilmente individuabile, dato che la Tomba di Antenore era addossata alla sua facciata. Girolamo Ortis è sepolto a Padova sotto la Tomba di Antenore.
Ugo Foscolo, pur ispirandosi alla vicenda del giovane per il celebre romanzo epistolare, non lo conobbe mai personalmente. Nel romanzo mutò il nome del giovane in Jacopo Ortis.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Spetta ad Antonio Medin (La vera storia di Jacopo Ortis, in «Nuova Antologia», LVI (1895), pp. 26-39) il merito di avere scoperto, a distanza di quasi un secolo dalla prima edizione dell'Ortis, l'effettiva esistenza del giovane cui il Foscolo, non da tutti creduto, affermava di essersi ispirato nelle sue Ultime lettere (cfr. Notizia bibliografica intorno alle Ultime lettere di Jacopo Ortis, IV: «Bensì il nome [= del protagonista] è mutato: quantumque sia vero che un giovine di casato Ortis s'uccise in Padova verso que' tempi; non però lasciò scritto veruno, né s'è potuto mai congetturare la ragione della sua morte» e VI: «e compilato il volume, lo dava alle stampe, sotto il nome del giovine di casato Ortis ammazzatosi in Padova»). Il luogo e la data di nascita del giovane e il suicidio in Padova (al Pratense) dove studiava medicina spettano a lui.
- ^ Marta <1996> Roncato, Il Collegio Pratense. Inventario del fondo archivistico conservato presso l’Archivio Antico dell’Università degli Studi di Padova, 3 novembre 2023. URL consultato il 14 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2024).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Antonio Medin, La vera storia di Jacopo Ortis, in «Nuova Antologia», LVI (1895), pp. 26–39.
- Pier Giorgio Sclippa, Girolamo Ortis e Ugo Foscolo: letteratura e cronaca di un suicidio, in «AS. Int e Cjere», Società Filologica Friulana, Udine 1992, pp. 613–622.
- Claudio Perini, Morte e sepoltura di Girolamo Ortis, in ID., Girolamo e Laura. La vera storia dell'Ortis, Chioggia, Accademietta, 2005, pp. 89-109.
- Claudio Chiancone, La scuola di Cesarotti e gli esordi del giovane Foscolo, Pisa, ETS, 2012, p. 287.
- Silvia Gorgi, Storie segrete della storia di Padova, Roma, Newton Compton, 2017.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- A. Medin, La vera storia di Jacopo Ortis, su archive.org.