Giovanni Battista Figari (Genova, 15 febbraio 1840 – Genova, 8 novembre 1914) è stato un imprenditore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Genova il 15 febbraio 1840 come primogenito dei tre figli di Francesco Figari, importante bambagiaro (ovvero fabbricante e mercante di tessuti in cotone), e Luigia Ferro. Effettuò gli studi superiori presso il Collegio delle scuole pie di Carcare, che tuttavia lasciò prima di concludere gli studi, e prestò regolarmente servizio militare all'età di 18 anni.[1]
Alla morte del padre seguì le sue orme nel settore tessile, impiantando con l'impiego di un modesto capitale alcuni telai a mano presso Cicagna, che nonostante i ricavi contenuti gli garantirono discreti profitti. Sul finire del XIX secolo fondò la società in accomandita Figari & Bixio, che costruì e acquistò numerosi stabilimento tra cui quelli di Rivarolo Ligure, Teglia, Varazze, Masone e la filanda di Forno a Massa. Nel settembre 1889 la società fu sciolta e i due titolari, insieme ai Fratelli Poma di Torino, fondarono il Cotonificio italiano mentre nel 1893 Figari e Bixio fondarono una società per la gestione di uno stabilimento di filatura e tessitura del cotone in Brasile.[1]
Nei primi anni del XX secolo entrò nel consiglio di amministrazione di Eridania, della quale divenne presidente intorno al 1900, conducendone la successiva espansione.[1]
Rimase coinvolto in un incidente stradale nell'ottobre 1914, nel quale morì il figlio Cesare, e morì a Genova l'8 novembre successivo.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Elisabetta Bianchi Tonizzi, FIGARI, Giovanni Battista, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 47, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1997. URL consultato il 3 giugno 2024.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Elisabetta Bianchi Tonizzi, FIGARI, Giovanni Battista, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 47, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1997.