La famiglia Giorgi (nelle fonti anche De Giorgi, Georgio, Zorzi o Çorçi, in età rinascimentale anche latinizzato in de Georgiis, successivamente in croato anche Žurgović, più recentemente anche Đurđević (Gjurgjević)) fu una delle più importanti famiglie nobili della Repubblica di Ragusa.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Diversi stemmi della famiglia. L'ultimo è quello del ramo Giorgi-Bona |
Secondo un'antichissima e più accreditata tradizione, i Giorgi provennero a Ragusa da Roma, ove una famiglia Giorgi risultava iscritta ab antiquo fra la nobiltà; secondo lo studioso Konstantin Jireček avrebbero potuto invece essere di ascendenze cattarine: nelle fonti infatti è citato un Jacobus Georgii de Catarino (fine del XIII secolo), chiamato anche Jacobus Georgii comitis Triphonii[1]. Nel corso dei secoli, i Giorgi si suddivisero in vari rami, fondendosi con le altre famiglie nobili di Ragusa.
Nel 1370 i Giorgi risultano iscritti nel libro d'oro della Repubblica di Genova. Un Damiano de Giorgi fu al servizio del re ungherese Mattia Corvino, ricevendo l'attribuzione di grandi possedimenti e il diritto di inserire nel proprio stemma il corvo reale.
Lungo tutta la storia della Repubblica di Ragusa, i Giorgi furono sempre fra le casate più ricche ed influenti, ricoprendo nei secoli XIV e XV il 6,50% del totale delle più importanti cariche pubbliche[2].
Fra il 1440 e il 1640 i Giorgi contarono 109 membri del Maggior Consiglio, pari al 4,95% sul totale[3]. In questi duecento anni, ottennero anche 203 cariche senatoriali (6,21%), 163 volte la carica di Rettore della Repubblica (6,84%)[4], 173 rappresentanti nel Minor Consiglio (6,33%) e 41 volte la carica di Guardiano della Giustizia (4,99%).
L'Almanacco di Gotha[5] li enumera fra le undici famiglie del più antico Patriziato Sovrano Originario della Repubblica ancora residenti in città alla metà del XIX secolo.
Il ramo principale della famiglia risulta estinto a Ragusa nel 1897, i conti Giorgi-Bona nel 1902. Alcuni rami dei Giorgi sopravvissero invece in Italia.
Personalità notabili (in ordine cronologico)
[modifica | modifica wikitesto]- Donato Giorgi (? - 1492) - Domenicano, fu insegnante di teologia a Padova fra il 1458 e il 1462, in seguito vicario generale della provincia domenicana della Dalmazia.
- Stefano Giorgi (1579 - 1632) - Poeta e scrittore, condusse una vita molto turbolenta, venendo pure coinvolto in una celebre congiura per rovesciare il governo della Repubblica.
- Bernardo Giorgi (? - 1687) - Gesuita e canonico della Cattedrale di Ragusa, fu poeta e cultore di storia. Ha lasciato una collazione di documenti dal titolo Monumenta varia Cathedralis Ragusinae e vari componimenti per lo più inediti.
- Ignazio Giorgi (1675 - 1737) - Figlio di un Bernardo Giorgi civile la cui nobiltà venne riconosciuta solamente dopo il terremoto del 1667, fu uno dei più importanti letterati e storici ragusei.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Konstantin Jireček, L'eredità di Roma nelle città della Dalmazia durante il medioevo, vol. I, AMSD, Roma 1984, p. 58
- ^ Zdenko Zlatar, "Huius... est omnis Rei Publicae potestas": Dubrovnik's patrician houses and their partecipation in power (1440-1640), in Dubrovnik Annals, 6/2002, p. 51.
- ^ Zdenko Zlatar, op. cit., p. 54.
- ^ Zdenko Zlatar, Op. cit., p. 60.
- ^ Edizione del 1865, p. 320.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Francesco Maria Appendini, Notizie istorico-critiche sulle antichità storia e letteratura de' Ragusei, Dalle stampe di Antonio Martecchini, Ragusa 1803
- Renzo de' Vidovich, Albo d'Oro delle famiglie nobili patrizie e illustri nel Regno di Dalmazia, Fondazione Scientifico Culturale Rustia Traine, Trieste 2004
- Simeone Gliubich, Dizionario biografico degli uomini illustri della Dalmazia, Vienna-Zara 1836
- Giorgio Gozzi, La libera e sovrana Repubblica di Ragusa 634-1814, Volpe Editore, Roma 1981
- Robin Harris, Storia e vita di Ragusa - Dubrovnik, la piccola Repubblica adriatica, Santi Quaranta, Treviso 2008
- Konstantin Jireček, L'eredità di Roma nelle città della Dalmazia durante il medioevo, 3 voll., AMSD, Roma 1984-1986
Voci correlate
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