Ginetto Ruzzetta (Macomer, 12 aprile 1934 – Sassari, 1º aprile 2012) è stato un cantautore e poeta italiano e fondatore della canzone sassarese[1]. Aveva trascorso l'infanzia nel centro storico di Sassari, il padre Mario era un armiere e manutentore di macchine da cucire Singer e la madre una maestra delle scuole elementari.[2] Da bambino aveva affittato una chitarra, che pagava con gli spiccioli guadagnati facendo lu pizzinnu d'andera, cioè sbrigando piccole commissioni.
All'età di 15 anni era emigrato a Genova dove conosce un direttore d'orchestra che l'aveva voluto con sé e ne aveva fatto un musicista, sempre in quegli anni aveva conosciuto Lucio Dalla.[3] Qualche anno dopo si trasferisce a Roma, dove viene soprannominato "il piccolo Modugno", e si esibisce nei locali. Nel 1974 ritorna a Sassari in occasione della Faradda di li candareri, la festa più importante del capoluogo turritano, e decide di stabilirsi definitivamente nella sua città natale. Lo stesso anno incise per la GR in singolo Mashtrantoni/Li Candareri, la canzone Li Candareri che può essere considerato il brano che diede inizio alla canzone popolare sassarese.[2]
Discografia parziale
[modifica | modifica wikitesto]45 giri
[modifica | modifica wikitesto]- 1974, Mashtrantoni/Li Candareri
- L'Althru Isthiu / Chiétu Chiétu
LP
[modifica | modifica wikitesto]- Sassari a modo mio
- 2006, Sassari mea, Zentenoa
- Sassari oggi e allora
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Gavino Ruggiu, La canzone identitaria sassarese, Firenze, 2012, p.43
- ^ a b G. Ruggiu, La canzone identitaria sassarese, cit., p.42
- ^ Andrea Sini, Ironia e sentimento, un vero bluesman in salsa sassarese, La Nuova Sardegna, 2 aprile 2012.