Giacomo Muttone (Milano, 1660 – Milano, 1742) è stato un architetto italiano.
Biografia
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Giacomo Muttone nacque a Milano nel 1660.[1]
Da giovane, nel 1686-1687, lavorò come stuccatore assieme al pittore Domenico Piola per le opere decorative del Palazzo Rosso a Genova.[2][3]
La sua formazione architettonica culminò con le lezioni del maestro Giovanni Battista Quadrio.[1]
Nel 1698 ricevette la nomina di ingegnere architetto e successivamente collaborò con Besozzi e con Ruggeri.[1]
Muttone, nei suoi lavori, si distinse per la misura ed il rigore, coniugato con un plasticismo monumentale, ben rappresentato nel portale marmoreo d'ingresso del monastero benedettino di San Maurizio o Monastero Maggiore (1683),[1][4] che rappresentava l'ingresso all'antico chiostro del Monastero Maggiore.[5]
Durante la sua carriera, Muttone si occupò sia di architettura sia di idraulica.[1]
Di Muttone è sopravvissuto il progetto per il Palazzo della Mensa Arcivescovile di Groppello, monumentale e austero, caratterizzata da una scalinata centrale che domina tutta la facciata.[1]
Muttone ristrutturò ed ampliò a Merate, la villa secentesca del marchese Villani, comprata successivamente dai Belgioioso.[1]
Tra le attribuzioni vi è quella del Palazzo Belgioioso in contrada Sant'Eufemia a Milano (inizio XVIII secolo),[1] il cui progetto si ispira allo stile del Ruggeri manifestato nel palazzo Cusani,[6] viste le somiglianze, a cominciare dalla fronte, con i due portali e il balcone al centro, dalla semplicità degli elementi architettonici,[6] dai portali con decorazione barocchetta settecentesca, anche se non mostrano quello slancio verticale e di quell'intenso gusto di chiaroscuro ruggeriano.[6] Significativo era il vasto e bellissimo giardino, ai tempi della contessa Barbara Belgioioso uno dei più famosi della città.[6]
La personalità del Muttone è di una certa importanza per approfondire la conoscenza degli sviluppi architettonici degli inizi del XVIII secolo in Lombardia.[1]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Stuccatore per le decorazioni del Palazzo Rosso a Genova (1686-1687);
- Portale marmoreo d'ingresso del Monastero Maggiore (1683);
- Palazzo della Mensa Arcivescovile di Groppello;
- Villa secentesca del marchese Villani a Merate;
- Palazzo Belgioioso a Milano (inizio XVIII secolo).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i Giacomo Muttone, in le muse, VIII, Novara, De Agostini, 1967, p. 188.
- ^ Strada Nuova Museums - Palazzo Rosso, su museidigenova.it. URL consultato il 31 marzo 2019.
- ^ Rappresentazione materiale/immateriale - Drawing as (in) tangible: 40 ..., su books.google.it. URL consultato il 31 marzo 2019.
- ^ Monastero di S.Maurizio, su chieracostui.com. URL consultato il 31 marzo 2019.
- ^ Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore (PDF), su digilander.libero.it. URL consultato il 31 marzo 2019.
- ^ a b c d Palazzo della Contessa Belgioioso, su luppi.it. URL consultato il 31 marzo 2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giulio Carlo Argan, L'architettura barocca in Italia, Milano, 1957.
- Renato De Fusco, Mille anni d'architettura in Europa, Bari, Laterza, 1999.
- Werner Müller e Gunther Vogel, Atlante d'architettura. Storia dell'architettura dalle origini all'età contemporanea. Tavole e testi, Rozzano, Hoepli, 1997.
- Christian Norberg-Schulz, Architettura Barocca, Milano, Electa, 1998.
- Christian Norberg-Schulz, Architettura Tardobarocca, Milano, 1980.
- Nikolaus Pevsner, Storia dell'architettura europea, Bari, 1998.
- N. Pevsner, J. Fleming, H. Honour, Dizionario di architettura, Torino, 1981.
- Rudolf Wittkower, Arte e architettura in Italia, 1600-1750, Torino, Einaudi, 2012.