Il sanguinamento al sondaggio, conosciuto anche come sanguinamento delle gengive o gengivorragia è un termine usato dagli odontoiatri per descrivere la perdita di sangue nel tratto orale in seguito ad una lieve manipolazione meccanica che avviene nel fondo del solco gengivale o nell'interfaccia tra gengiva e dente. Detto anche bleeding on probing (BOP), esso costituisce una manifestazione dell'infiammazione e può indicare erosione, distruzione o ulcerazione del rivestimento del solco gengivale.[1]
Il sangue proviene dai capillari della lamina propria della mucosa del solco gengivale. Essi possono rompersi facilmente se la zona è ulcerata.[2]
Cause
[modifica | modifica wikitesto]Ci sono molteplici cause che generano gengivorragia. Le più comuni sono:[3]
- spazzolamento troppo pesante;
- impianto di nuove protesi;
- infezione del dente o della gengiva (es.piorrea);
- diabete mellito;[4]
- porpora trombocitopenica idiopatica;
- porpora trombocitopenica autoimmune;
- leucemia;
- malnutrizione;
- squilibri ormonali durante l'adolescenza o la gravidanza;
- utilizzo di anticoagulanti (eparina, warfarina);
- sovraccarico di ferro
Altre cause meno comuni sono:
- ipovitaminosi C (scorbuto)
- ipovitaminosi K
- febbre del dengue[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ CARRANZA'S CLINICAL PERIODONTOLOGY, 9ª ed., 2002, p. 447.
- ^ gingival, in The Free Dictionary. URL consultato il 10 novembre 2017.
- ^ (EN) Bleeding gums: MedlinePlus Medical Encyclopedia, su nlm.nih.gov. URL consultato il 10 novembre 2017.
- ^ (EN) Charles R. Craig e Robert E. Stitzel, Modern Pharmacology with Clinical Applications, Lippincott Williams & Wilkins, 2004, ISBN 9780781737623. URL consultato il 10 novembre 2017.
- ^ Hayes, E. B.; Gubler, D. J., 11, in Pediatr. Infect. Dis. J., 1992, pp. 311-317.