Gaio Sulpicio Galba | |
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questore dell'Impero romano | |
Nome originale | Gaius Sulpicius Galba |
Gens | Sulpicia |
Padre | Servio Sulpicio Galba |
Questura | 120 a.C. |
Gaio Sulpicio Galba (in latino Gaius Sulpicius Galba; fl. 120 a.C.-110 a.C.) è stato un politico romano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Era figlio del console Servio Sulpicio Galba e suocero di Publio Licinio Crasso Dive Muciano. Faceva parte della gens Sulpicia, e apparteneva alla famiglia Galba, di origine patrizia.
Fu questore nel 120 a.C.. Durante i colloqui con Giugurta fu accusato di essere stato corrotto dal re numidico e condannato, nel 110 a.C., dalla lex Mamilia. Cicerone lesse la sua difesa quando era ancora un ragazzo. Quando si tenne il processo era pontefice e fu il primo membro del collegio dei pontefici a essere condannato da un iudicium publicum.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ William Smith (ed.), Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology. Vol. II, Taylor and Walton, 1846, pp. 205-206.