Furio Mecio Gracco (latino: Furius Maecius Gracchus; fl. prima del 350) è stato un politico romano di età imperiale.
Era figlio del vir clarissimus Cetego.[1] Fu probabilmente imparentato con Marco Mecio Memmio Furio Baburio Ceciliano Placido (console nel 343) e Arrio Mecio Gracco (vir clarissimus e patrono di Salerno).
È attestato come corrector della provincia della Flaminia et Picenum,[2] in un'iscrizione celebrante il restauro di alcune terme a Tivoli;[3] la data è antecedente al 350/2, quando il governo della provincia fu affidato ad un consularis. Potrebbe essere il Gracco praefectus urbi di Roma nel 376/7.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- «Furius Maecius Gracchus 3», PLRE I, p. 400.