Fronte di ferro | |
---|---|
Leader | Otto Wels |
Stato | Germania |
Fondazione | 31 dicembre 1931 |
Dissoluzione | 2 maggio 1933 (bandito dal regime nazista) |
Partito | Partito Socialdemocratico di Germania (SPD) |
Ideologia | Socialdemocrazia, Repubblicanesimo, Antifascismo, Anticomunismo |
Collocazione | Sinistra |
Il Fronte di ferro (in tedesco Eiserne Front) era un'organizzazione politica attiva nella Repubblica di Weimar, composta da socialdemocratici, sindacalisti e repubblicani.
Il suo obiettivo principale era quello di difendere la democrazia liberale dalle ideologie totalitarie a destra e a sinistra quindi si opponeva principalmente al Partito nazista con la sua ala paramilitare Sturmabteilung e al Partito Comunista di Germania con la sua ala paramilitare Roter Frontkämpferbund.
Formalmente indipendente, era politicamente associato al Partito Socialdemocratico di Germania (SPD). Le tre frecce, originariamente concepite per il Fronte di ferro, divennero un noto simbolo socialdemocratico che rappresentava la resistenza contro il nazismo, il comunismo e il conservatorismo reazionario durante le elezioni del 1932: fu adottato dallo stesso SPD.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il Fronte di ferro fu formato il 16 dicembre 1931 nella Repubblica di Weimar dal Partito Socialdemocratico (SPD) con la confederazione di sindacati Allgemeiner Deutscher Gewerkschaftsbund (ADGB), il Reichsbanner (associazione anti-estremista formata dai Socialdemocratici, dai centristi cattolici del Partito di Centro e dai liberali e liberisti del Partito Democratico Tedesco[2]) e dalle società sportive dei lavoratori[3]. Il Fronte di ferro si oppose principalmente alle organizzazioni paramilitari del NSDAP e del KPD. Il suo scopo iniziale fu quello di contrastare l'estrema destra del fronte di Harzburg. L'organizzazione coinvolse il vecchio Reichsbanner, l'organizzazione giovanile SPD e i gruppi sindacali e liberali come un fronte unito.
Il Fronte di ferro era considerato come un'organizzazione anticomunista e "socialfascista" da Ernst Thalmann e dal Partito Comunista, che considerava i socialdemocratici come il principale avversario[4]. In risposta alla formazione del Fronte di ferro, il KPD fondò così la propria ala attivista, l'Antifaschistische Aktion, che si opponeva ai socialdemocratici e ai nazisti[5].
Nel 1933, il Fronte di ferro fu bandito dai nazisti.
Il suo logo, il cerchio antifascista (tre frecce rivolte a sud-ovest all'interno di un cerchio) fu progettato da Sergei Tschachotin, ex assistente del fisiologo Ivan Pavlov nel 1931[6][7]. Progettato per essere in grado di coprire facilmente svastiche naziste, il significato delle tre frecce è stato variamente interpretato. L'attuale associazione Reichsbanner afferma che le frecce del logo rappresentavano l'SPD, i sindacati e il Reichsbanner Schwarz-Rot-Gold, nonché la forza politica, economica e fisica della classe lavoratrice[8]. Il simbolo fu usato su un poster elettorale dell'SPD del novembre 1932 per rappresentare l'opposizione al Partito nazista, al Partito comunista e all'ala monarchica del Partito di Centro[9].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Potthoff, Heinrich; Faulenbach, Bernd (1998). Sozialdemokraten und Kommunisten nach Nationalsozialismus und Krieg: zur historischen Einordnung der Zwangsvereinigung. Klartext. p. 27.
- ^ (DE) Reichsbanner Schwarz-Rot-Gold, su SPD Geschichtswerkstatt. URL consultato il 29 maggio 2020.
- ^ (DE) Andreas Linhardt, Die Technische Nothilfe in der Weimarer Republik, Books on Demand, 2006, p. 667, ISBN 978-3-8334-4889-8. URL consultato il 29 maggio 2020.
- ^ Siegfried Lokatis: Der rote Faden. Kommunistische Parteigeschichte und Zensur unter Walter Ulbricht. Böhlau Verlag, Köln 2003, ISBN 3-412-04603-5 (Zeithistorische Studien series, vol. 25), p. 60
- ^ Langer, Bernd (2012); 80 Jahre Antifaschistische Aktion (PDF), su antifaeu.blogsport.de. URL consultato il 29 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2019).
- ^ Friedrich-Wilhelm Witt (1971). "Die Hamburger Sozialdemokratie in der Weimarer Republik". Unter besonderer Berücksichtigung der Jahre 1929/30 – 1933 ("Hamburg Social Democracy in the Weimar Republic". With special consideration of the years 1929/30 – 1933). Hannover. p. 136.
- ^ Sergei Tschachotin (1933). Dreipfeil gegen Hakenkreuz ("Three Arrows Against the Swastika"). Kopenhagen. Book was reviewed by Dieter Rebentisch (1972) in the periodical Archiv für Sozialgeschichte ("Archives for Social History"). No. 12. p. 679–???. ISSN 0066-6505.
- ^ Die Eiserne Front, su web.archive.org, 7 ottobre 2011. URL consultato il 29 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2011).
- ^ SPD poster for 1932 elections (JPG), su teachersparadise.com. URL consultato il 29 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2011).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Robert Hofmann: SPD – Geschichte der deutschen Sozialdemokratie (Teil 1 bis 1993) CD-ROM; Monaco di Baviera: Seminario di Politica Bavarese e. V., 1996
- (DE) Carlo Mierendorff, Sergej Chakhotin: Grundlagen und Formen politischer Propaganda; Magdeburgo: Bundesvorstand des Reichsbanners Schwarz-Rot-Gold, 1932
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Eiserne Front
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Günther Gerstenberg, Eiserne Front, 1931-1933, Lessico Storico della Baviera.