Francesco Rismondo Osvetnik | |
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Descrizione generale | |
Tipo | sommergibile di piccola crociera |
Classe | Bajamonti |
Proprietà | Kraljevska ratna mornarica Regia Marina |
Cantiere | Ateliers et Chantiers de la Loire, Nantes |
Impostazione | 1927 |
Varo | 14 gennaio 1929 |
Entrata in servizio | 14 febbraio 1929 (Jugoslavia) 25 aprile 1941 (Italia) |
Intitolazione | Francesco Rismondo |
Destino finale | catturato e poi autoaffondato in seguito all’armistizio di Cassibile |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento in immersione | 822 t |
Dislocamento in emersione | 665 t |
Lunghezza | 66,5 m |
Larghezza | 5,4 m |
Profondità operativa | 80 m |
Propulsione | 2 motori diesel MAN da 1480 hp complessivi 2 motori elettrici CGE da 1100 hp totali |
Velocità in immersione | 9,2 nodi |
Velocità in emersione | 14,5 nodi |
Autonomia | 12 miglia a 9 nodi 120 miglia a 1,3 nodi in immersione |
Equipaggio | 43 |
Armamento | |
Armamento | artiglieria:
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dati presi da [1] | |
voci di sommergibili presenti su Teknopedia |
Il Francesco Rismondo è stato un sommergibile della Regia Marina, precedentemente in servizio con la Marina militare del Regno di Jugoslavia con il nome di Osvetnik.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Costruito in Francia per la Marina jugoslava, entrò in servizio nel 1929 con il nome di Osvetnik[1] ("Vendicatore").
Nell'aprile 1941, in seguito all'occupazione della Jugoslavia da parte delle forze dell'Asse, fu catturato ed incorporato nella Regia Marina dapprima con la denominazione di N. 1 e successivamente con il nuovo nome di Francesco Rismondo; fu ammodernato con impianti di fabbricazione italiana[1][2].
Essendo comunque obsoleto, ebbe un'attività bellica molto limitata, con lo svolgimento in tutto di cinque missioni esplorative o difensive[2].
Il 28 febbraio 1942 (al comando del capitano di corvetta Aldo De Paulis Fedele) fu inviato in funzione difensiva nel golfo di Genova, facendo ritorno, senza riportare avvistamenti, il 3 marzo[1].
Effettuò altre missioni simili nel golfo di Genova il 22 aprile 1942, nell'agosto dello stesso anno e nel giugno del 1943[1].
Nel settembre 1943 fu dislocato a Bonifacio con compiti difensivi; lì lo sorprese l'armistizio e, il 10 settembre 1943, non poté salpare perché bloccato dai tedeschi, che poi se ne impadronirono[1][2].
Il 14 o il 17-18 settembre 1943 il Rismondo fu portato a Cala Catena (nei dintorni di Bonifacio) e lì autoaffondato in fondali poco profondi[1][2] (analoga sorte subì il vecchio sommergibile H 6).
Il relitto del sommergibile, al contrario di quello del H6, ormai ridotto a pezzi è visibile a pochi metri di profonditå (circa 8) nella Calanque de Catena.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f Regio Sommergibile Rismondo
- ^ a b c d Trentoincina
- ^ Francesco Rismondo [1943], su wrecksite.eu.